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Ragazzo di 21 anni annega all’Idroscalo, la Cassazione: “Città Metropolitana dovrà pagare i danni”

Nel 2006, un ragazzo di 21 anni è annegato all’Idroscalo: la Corte di Cassazione ha stabilito che Città Metropolitana, gestore dell’area, dovrà risarcire la famiglia.
A cura di Ilaria Quattrone
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Nel 2006 un ragazzo di 21 anni è annegato all'Idroscalo di Milano: ieri, lunedì 3 aprile, la Corte di Cassazione – come riportato dal quotidiano La Repubblica – ha ribaltato le sentenze, emesse dal primo e secondo grado, affermando che l'ex Provincia – oggi Città Metropolitana – dovrà risarcire la famiglia del ragazzo.

L'Istituzione gestisce infatti l'Idroscalo. In primo e secondo grado, i giudici avevano sostenuto che la morte del 21enne era stata causata da una certa imprudenza del ragazzo. Gli Ermellini però non sono d'accordo.

La dinamica

Il 14 maggio 2006, Ibrahim Mohamed Ibrahim Saber stava nuotando all'Idroscalo insieme ad alcuni amici. A un certo punto, quando si trovava a una distanza di 10-15 metri dalla riva, è annegato: in quella zona sarebbe stato segnalato "un improvviso affossamento delle acque". Affossamento che si trovava nei pressi della torretta di segnalazione Sos2.

Il 21enne è stato trasferito all'ospedale San Raffaele, ma è arrivato in coma. È poi morto dopo una settimana. Un anno dopo, altri due bambini sono morti in quello stesso punto tanto che la Provincia aveva vietato di accedere in quell'area specifica. L'indagine penale è stata archiviata, ma nel frattempo la famiglia della vittima ha chiesto il risarcimento. 

La responsabilità

Per l'Ente, la responsabilità è del 21enne perché c'era un cartello in cui veniva segnalato che era pericoloso bagnarsi in quel punto. Sia in primo che in secondo grado, i giudici avevano dato ragione alla Città Metropolitana. La famiglia ha però fatto ricorso sostenendo che non era stata presa in considerazione "l'estrema pericolosità dell'area". Inoltre veniva contestato che i ragazzi erano stati avvistati dai vigilanti.

La Cassazione ha riconosciuto che il bacino dell'Idroscalo era particolarmente pericoloso "e in quelle vasche si poteva sprofondare improvvisamente pur in acque basse". L'ex Provincia, quindi, non può incolpare solo la vittima.

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