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Ragazzo di 20 anni si presenta da solo in ospedale con una ferita da arma da fuoco

Un ragazzo di 20 anni si è presentato all’ospedale San Carlo a Milano nella notte dicendo ai medici di avere una ferita da arma da fuoco al braccio. Soccorso, è stato dimesso con dieci giorni di prognosi.
A cura di Giorgia Venturini
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Immagine di repertorio
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Si è presentato al pronto soccorso dell'ospedale San Carlo di Milano con una ferita d'arma da fuoco al braccio. Era mezzanotte e mezza quando ha chiesto ai medici di essere medicato: i sanitari hanno ritenuto la sua ferita al braccio lieve, precisando però che molto probabilmente si è trattato di un colpo da arma da fuoco di piccolo calibro.

Il giovane non ha risposto alle domande della polizia

Il ragazzo, un 20enne italiano di origini algerine, ha deciso di non spiegare nulla ai medici. Questi allora hanno subito chiamato la polizia. I poliziotti, una volta in ospedale, hanno fatto domande al giovane che però anche con loro ha deciso di non rispondere alla domande su dove si trovava e chi è stato a sparare. Il giovane è stato medicato ed è uscito dall'ospedale con una prognosi di dieci giorni. Intanto nei giorni prossimi verrà sentito nuovamente in Questura: dagli accertamenti della polizia è emerso che il giovane ha dei precedenti per spaccio.

Preso a pugni un ragazzo di 27 anni

Altra aggressione avvenuta la notte prima sempre a Milano. Un ragazzo di 27 anni è stato prima colpito da un pugno al volto e poi accoltellato da due aggressori sulle cui tracce ci sono adesso i poliziotti della Questura. Stando a quanto riferito dalla vittima, il giovane sarebbe stato avvicinato da due persone, entrambe giovani, che dopo una lite per motivi ancora indefiniti lo hanno colpito prima con un pugno in faccia e poi lo hanno accoltellato due volte al fianco e all'addome. Dopo l'aggressione i due sono fuggiti, a quanto pare senza rubare nulla al 27enne. I soccorritori lo hanno trasportato d'urgenza al Policlinico, dove il ragazzo è stato inizialmente ricoverato con prognosi riservata: le sue condizioni sono in seguito migliorate e il ragazzo non è più in pericolo di vita, anche se rimane grave.

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