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Ragazzino di 16 anni aggredito e rapinato da quattro coetanei: ricercati

Sabato un ragazzino di 16 anni è stato rapinato e aggredito da quattro coetanei a Brescia. La madre della vittima ha spiegato di essere “ancora scossi e preoccupati per quello che è successo”.
A cura di Ilaria Quattrone
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Nel tardo pomeriggio di sabato un ragazzino di 16 anni è stato rapinato e aggredito da quattro coetanei. L'episodio si è verificato a Brescia e precisamente in via della Volta. La banda è ancora ricercata. Sulla base di quanto riportato dal quotidiano Il Giornale di Brescia, gli avrebbero chiesto prima due euro e poi gli avrebbero preso il giubbino e avrebbero frugato nelle sue tasche per poi svuotargli il portafogli. La madre della vittima ha spiegato sul proprio profilo Facebook di essere "ancora scossi e preoccupati per quello che è successo".

La dinamica della rapina

L'adolescente stava camminando verso la stazione della metropolitana. Il suo doveva essere un pomeriggio tranquillo, come tanti altri. Avrebbe infatti dovuto comprare un regalo per un suo amico. A un certo punto, quattro ragazzi lo hanno accerchiato e lo hanno spinto contro la rete che delimita un campo. Prima gli hanno chiesto due euro.

"Hanno chiesto di provare il suo giubbino e lui ha capito che volevano frugargli nelle tasche, nel portafogli aveva trenta euro e li hanno presi". Nel frattempo, lo hanno immobilizzato mettendogli un braccio intorno al collo: "Mio figlio è un ragazzone atletico ma per fortuna non ha reagito, ha capito quello che gli abbiamo sempre ripetuto, di lasciare andare i soldi piuttosto che rischiare di essere picchiato o ferito".

La banda è ricercata

Il gruppo è poi scappato. Il giovane ha chiamato il padre che lo ha subito raggiunto. Sono stati poi chiamati gli agenti della Questura, ai quali sono stati raccontati i fatti e presentata denuncia. Gli agenti li stanno cercando. La donna ha raccontato che abita da trent'anni nel quartiere in cui è avvenuta la rapina: "Ho sempre pensato che fosse un posto tranquillo, ero serena quando mio figlio si muoveva a piedi e invece ora è cambiato tutto anche qui".

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