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Ragazzino di 13 anni trovato morto in camera, i compagni di squadra: “Sarai per sempre la nostra freccia”

Nonostante il tempestivo intervento del personale sanitario del 118 e la corsa in ospedale, per il ragazzo non c’è stato nulla da fare.
A cura di Ilaria Quattrone
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(Immagine di repertorio)
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Una tragedia che ha sconvolto la comunità di Gussago, comune in provincia di Brescia: un ragazzino di 13 anni è stato infatti trovato impiccato nella sua camera. A fare la scoperta, nella serata di giovedì 17 marzo, è stata la sorellina minore. La madre dei due, una volta appresa la notizia dalla figlia, ha immediatamente allertato i soccorsi. Nonostante il tempestivo intervento del personale sanitario del 118 e la corsa in ospedale, per il ragazzo non c'è stato nulla da fare.

Sequestrato il cellulare

Il ragazzino frequentava la terza media a Gussago e giocava nella Pavoniana, squadra di calcio dilettantistica. Viveva con i suoi genitori e le sue due sorelline: il ragazzino dormiva nel piano più alto del letto castello, lo stesso che avrebbe utilizzato per il suo gesto estremo. Si cerca di capire perché il 13enne lo abbia compiuto. I carabinieri hanno sequestrato il telefono, ma per il momento non sembrerebbe essere trovato nulla che possa spiegare il perché di questa azione.

Il cordoglio della squadra di calcio

La notizia ha sconvolto tutti coloro che lo conoscevano: "In questo momento di dolore le parole sono inutili. Con te è stato un colpo di fulmine, il primo “acquisto da Ds della Pavo”. Eri sempre sorridente e oggi diventa difficile pensare a tutto questo. Sarai per sempre la nostra freccia. Riposa in pace", ha scritto la squadra su Facebook. Su questa terribile vicenda si è espresso anche il sindaco di Gussago Giovanni Coccoli. Come riportato dal quotidiano "Il Giornale di Brescia", il primo cittadino ha detto: "Questa morte non deve restare vana, deve essere una molla che spinge tutti a fare di più per capire e intercettare il disagiodei nostri ragazzi, provati da due anni di pandemia e ora dai timori per una guerra in Europa".

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