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Ragazzi salgono su una struttura in ferro e la usano come barbecue, ma è un’opera d’arte da oltre 150mila euro

Un gruppo di ragazzi aveva portato carne da cuocere per una festa in un parco di Suzzara (Mantova) ma non sapevano come cuocerla. Così sono saliti sull’opera ‘Sweet Home’ di Umberto Cavenago e l’hanno usata come barbecue.
A cura di Enrico Spaccini
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L'opera 'Sweet Home' di Umberto Cavenago
L'opera ‘Sweet Home' di Umberto Cavenago

Qualche giorno fa alcuni ragazzi si sono arrampicati su una specie di barca coperta di ferro e, con l'aiuto di alcuni massi, hanno allestito un barbecue per grigliare la carne si erano portati per fare festa. È accaduto a Suzzara, nel Mantovano, e quella specie di imbarcazione in realtà era un'installazione artistica denominata Sweet Home costata 153mila euro. Una pattuglia della polizia locale ha provveduto a mandare via quei giovani, ma ora la consigliera comunale Elisabetta Vezzani del gruppo misto ha chiesto spiegazioni al sindaco Ivan Ongari per capire cosa sia realmente successo.

Sweet Home è l'opera realizzata dall'artista Umberto Cavenago. Collocata nell'area golenale del Po denominata San Colombano, è stata finanziata per 103mila euro dal Piano per l'arte contemporanea 2020 (promosso dal ministero della Cultura) e per altri 50mila direttamente dal Comune di Suzzara. L'idea di Cavenago era quella di creare un'estensione del museo della galleria del premio Suzzara, ideato nel 1948 da Dino Villani e Cesare Zavattini e a cui hanno partecipato opere di artisti del calibro di Carrà, Guttuso e Pio Semeghini.

Come è stato possibile vedere grazie a un video circolato sui social, un gruppo di ragazzi aveva organizzato una festa in quell'area verde alcuni giorni fa. Cercando un luogo riparato dal vento dove poter accendere un fuoco, lo hanno trovato all'interno dell'opera in ferro di Cavenago. Con alcuni massi trovati in giro hanno allestito il barbecue che gli avrebbe permesso di cuocere la carne che si erano portati per pranzo.

Il gruppo si è disperso solo dopo l'intervento della polizia locale. I ragazzi, però, non hanno lasciato dietro di loro solo rifiuti e massi, ma anche uno strascico di polemiche che ormai è arrivato anche in consiglio comunale.

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