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Ragazze travolte e uccise in un campo, chiesta l’archiviazione per l’uomo che guidava la mietitrebbia

La procura di Lodi ha chiesto l’archiviazione per l’uomo che il luglio scorso, mentre guidava un mezzo agricolo, ha investito e ucciso due ragazze a San Giuliano Milanese. Secondo le consulenze tecniche l’uomo non avrebbe potuto vederle o sentirle.
A cura di Simona Buscaglia
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Le vittime, Sara El Jaafari e Hanan Nekhla
Le vittime, Sara El Jaafari e Hanan Nekhla

La Procura di Lodi ha chiesto l'archiviazione nei confronti del conducente del mezzo agricolo che la mattina del due luglio scorso, investì e uccise due ragazze, Sara El Jaafari, di 28 anni, e Hanan Nekhla, di 32, che avevano trascorso la nottata con alcuni amici in un campo di mais a San Giuliano Milanese. L'uomo, che era indagato per duplice omicidio, non si sarebbe potuto accorgere in nessun modo della loro presenza, visto che le pannocchie avevano raggiunto l'altezza di due metri.

Le consulenze tecniche

La richiesta d'archiviazione è stata decisa in seguito alle consulenze tecniche disposte durante le indagini. Il mezzo infatti, con una cabina di un'altezza di cinque metri, viene utilizzato per spargere fitofarmaci, che vengono nebulizzati. Proprio per questo motivo, secondo le ricostruzioni dei tecnici, sarebbe stato impossibile per il 28enne riconoscere due persone sdraiate in quel campo o sentire le loro urla.

La ricostruzione di quella tragica mattina

I corpi senza vita delle due ragazze erano stati trovati solo dopo 30 ore di ricerche, partite in seguito alla drammatica telefonata di una delle due ragazze, la più giovane, che in arabo aveva chiesto aiuto, chiamando il 112, dicendo di trovarsi genericamente nei pressi di Rogoredo, a sud di Milano. Almeno Sara quindi non era morta sul colpo ma era stata abbandonata al suo destino, insieme all'amica, da chi invece era con loro quella notte, scappati senza mai più fare ritorno in quel campo, una volta che il mezzo agricolo era piombato loro addosso, senza avvertire o chiamare i soccorsi. I cellulari trovati nel campo appartenevano a dei prestanome.

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