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Ragazze morte nel campo di mais, è caccia agli uomini che le hanno abbandonate agonizzanti

Sono due o forse più le persone che secondo gli inquirenti erano assieme a Sara El Jafaari e Hanan Nekhla quando un mezzo agricolo le ha travolte in un campo di mais a Locate di Triulzi, nell’hinterland sud di Milano. Rischiano l’accusa di omissione di soccorso per aver abbandonato agonizzanti le due ragazze, i cui cadaveri sono stati ritrovati solo 30 ore dopo l’incidente.
A cura di Francesco Loiacono
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Le vittime, Sara El Jaafari e Hanan Nekhla
Le vittime, Sara El Jaafari e Hanan Nekhla

Rischiano l'accusa di omissione di soccorso, se non contestazioni più gravi, i due o più uomini che secondo gli inquirenti erano assieme a Sara El Jafaari e Hanan Nekhla nel campo di mais tra Locate Triulzi e San Giuliano Milanese, dove le due sono state trovate morte sabato sera. La presenza di altre persone oltre alle due ragazze di 28 e 31 anni è ormai accertata, anche se i due telefonini in più trovati dai carabinieri nel luogo in cui sono stati scoperti i cadaveri delle due ragazze erano intestati a prestanome e non hanno portato all'immediata identificazione dei proprietari, che potrebbe però essere solo questione di ore. Bisognerà capire perché i due o più uomini, forse spacciatori, abbiano abbandonato le due ragazze agonizzanti nel campo: l'incidente costato loro la vita, ossia il passaggio di un mezzo agricolo per spargere insetticidi che probabilmente le ha travolte, è avvenuto venerdì mattina. I corpi senza vita delle due ragazze sono stati trovati soltanto sabato sera, dopo ricerche che erano partite circa 30 ore prima a seguito della drammatica telefonata di una delle due ragazze, che in arabo aveva chiesto aiuto dicendo genericamente di trovarsi nei pressi di Rogoredo.

Per la morte di Sara e Hanan è indagato il 28enne che guidava il mezzo agricolo

Se chi era assieme alle ragazze si fosse fatto vivo con le forze dell'ordine, pensano gli amici delle due vittime e ipotizzano gli inquirenti, forse Sara e Hanan avrebbero potuto essere salvate. Sarà comunque l'autopsia, in programma oggi, a chiarire le esatte cause e l'orario della morte delle due giovani, per il cui decesso c'è al momento un unico indagato: è l'agricoltore 28enne di Lacchiarella che venerdì mattina era alla guida del mezzo agricolo. Il giovane bracciante è accusato di duplice omicidio colposo: è stato sentito a lungo dagli inquirenti ma continua a ripetere di non essersi accorto di nulla. Assieme a lui, nel registro degli indagati della procura di Lodi potrebbero presto aggiungersi anche i nomi di chi ha abbandonato al loro destino Sara e Hanan: dovranno chiarire perché si trovassero in quel campo di mais, dove sono stati trovati inequivocabili segni di un bivacco improvvisato, tra coperte, bottiglie di birra e stagnola forse utilizzata per consumare stupefacenti.

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