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Ragazze morte nel campo di mais, a processo le 4 persone che erano con loro per omissione di soccorso

Il 2 luglio 2021 Sara El Jaafari e Hanan Nekhla sono morte dopo essere state travolte da un macchinario in un campo di mais. Secondo la Procura di Lodi, con loro c’erano 4 persone che avrebbero assistito all’incidente lasciandole lì senza chiamare i soccorsi.
A cura di Enrico Spaccini
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Le vittime, Sara El Jaafari e Hanan Nekhla
Le vittime, Sara El Jaafari e Hanan Nekhla

Tre uomini di 37, 29 e 23 anni e una donna di 23 anni sono accusati di omissione di soccorso aggravata per la morte di Sara El Jaafari e Hanan Nekhla. Le due donne, di 29 e 31 anni, erano state travolte e uccise da un trattore in un campo di mais a Locate Triulzi, nell'hinterland milanese, all'alba del 2 luglio 2021. Il processo avrà inizio il 21 settembre prossimo al Tribunale di Lodi.

La nottata a base di droga e alcol nel campo di mais

Secondo quanto è stato ricostruito dagli inquirenti, i quattro avrebbero passato la notte con El Jaafari e Nekhla in un appartamento nel quartiere Giambellino di Milano. Il gruppo avrebbe poi deciso di spostarsi nel campo di mais dove, probabilmente, c'era un covo di spaccio poco distante da Rogoredo.

Lì avrebbero trascorso le ore fino al mattino seguente tra droga e alcol. La mattina seguente, un operaio italiano di 30 anni avrebbe travolto El Jaafari e Nekhla con un mezzo agricolo che spargeva medicinali sulle coltivazioni. Per la Procura di Lodi, i quattro che hanno trascorso la notte con le due ragazze avrebbero assistito all'investimento, avvenuto intorno alle 11:30, e le avrebbero lasciate gravemente ferite senza chiamare i soccorsi.

L'operaio 30enne scagionato e le accuse per i quattro

El Jaafari e Nekhla sono decedute poco dopo. A rinvenire i cadaveri sono stati i vigili del fuoco che hanno sorvolato l'area in elicottero circa 30 ore dopo l'incidente. L'operaio 30enne era stato subito indagato per omicidio colposo, ma lo scorso agosto è stato scagionato. Per il gip, infatti, non poteva vedere le ragazze distese nel campo a causa dei filari di mais alti più di tre metri.

Gli altri quattro, gli uomini tutti di nazionalità marocchina e la donna romena (che avrebbe portato la cocaina ordinata via WhatsApp), dovranno comparire in aula il prossimo 21 settembre. Accusati di omissione di soccorso aggravata, dovranno ricostruire davanti al giudice quanto accaduto quella notte.

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