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Ragazza disabile discriminata al test di ingresso del liceo: il giudice obbliga l’istituto a iscriverla

Il tribunale di Milano ha condannato il liceo musicale Tenca ad ammettere tra i suoi studenti una ragazzina disabile che era stata bocciata ai test di ingresso. Il giudice ha ritenuto discriminatorie le modalità del test di ammissione.
A cura di Francesco Loiacono
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Una ragazza di 15 anni, affetta da disabilità cognitiva e invalidità al cento per cento e amante della musica, è stata discriminata durante il test di ingresso per il liceo musicale Carlo Tenca di Milano. Lo ha stabilito il tribunale di Milano – sezione Prima, diritti della persona – in una sentenza che ha accolto il ricorso presentato dai legali della famiglia della 15enne, Livio Neri e Francesco Rizzi. Il tribunale, nella persona della giudice Serena Nicotra, ha condannato l'istituto musicale a iscrivere al primo anno la studentessa senza la necessità di alcuna prova di ingresso e ha anche condannato il ministero dell'Istruzione a pagare un risarcimento di tremila euro alla famiglia della ragazza.

La vicenda, riportata dal quotidiano "La Repubblica", risale all'inizio dell'anno scolastico 2021-2022, quando la ragazzina decise di iscriversi al liceo musicale milanese che si trova ai Bastioni di Porta Volta e che è a numero chiuso. La giovane venne convocata a sostenere il test di ingresso senza tenere conto delle sue specificità: svolse la stessa prova degli altri aspiranti liceali, senza la sua insegnante di sostegno e dunque "in una posizione di svantaggio rispetto agli altri alunni", secondo quanto recita la sentenza che risale allo scorso giovedì 7 aprile.

Per la giudice quella dell'istituto è stata una "azione discriminatoria a tutela di alunna minore con disabilità", come chiedevano nel loro ricorso gli avvocati della famiglia, soddisfatti sia perché la giudice ha dato loro ragione sia perché è stato ordinato alla scuola di ammettere la studentessa senza farla passare nuovamente per un test di ingresso. La ragazza, che nel frattempo si era iscritta a un liceo musicale a Lecco, potrà così frequentare l'istituto di Milano, dove peraltro vive con la famiglia.

D'altra parte resta tutta la perplessità del preside del Tenca, Mauro Agostino Zeni, che al quotidiano "La Repubblica" ha parlato di un conflitto di normative tra le precise prove d'ammissione per il liceo musicale e il diritto all'iscrizione scolastica dei ragazzi con disabilità. "La sentenza cambia la natura del liceo musicale – ha affermato il dirigente scolastico – in questo modo automaticamente un ragazzo con disabilità, anche privo delle competenze base previste dall'ordinamento, potrebbe rientrare nei 27 iscritti per classe", magari escludendo studenti che, pur avendo superato le prove di ingresso, non troveranno posto.

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