Ragazza di 29 anni muore dopo lo schianto con un furgone mentre lavora: a processo il conducente
Il gup del Tribunale di Como ha rinviato a giudizio il conducente del furgone coinvolto nell'incidente che ha portato al decesso di Ambra Sala Tenna. La 29enne di Cantù (in provincia di Como) era deceduta il 28 aprile 2022 in seguito all'impatto con il mezzo pesante avvenuto nei pressi di una rotonda di Mariano Comense. Per la Procura, il camionista non avrebbe avuto colpe e per due volte ha chiesto l'archiviazione del fascicolo. Tuttavia, il giudice ha deciso di procedere con l'imputazione coatta.
L'incidente a Mariano Comense
Stando a quanto ricostruito dalle indagini, Tenna, che lavorava come portalettere, era impegnata nel suo giro di recapito della corrispondenza quando con la sua moto Piaggio era entrata nella rotonda all’incrocio tra via Sauro e via San Francesco a Mariano Comense.
In quel momento, però, stava transitando un furgone contro il quale la 29enne ha impattato. L'urto le avrebbe fatto volare via il casco, cosa che ha comportato che i traumi riportati da Tenna nello schianto le fossero fatali.
Gli accertamenti della Procura e la decisione del giudice
La polizia locale, che si era occupata dei rilievi dell'incidente, aveva notato che il furgone era già all'interno della rotonda quando Tenna si è avvicinata con lo scooter. Per gli agenti, sarebbe stata lei, quindi, a non rispettare la precedenza. Così, sei mesi dopo il decesso della 29enne, la Procura aveva chiesto l'archiviazione delle indagini non rilevando colpe a carico del conducente del furgone.
A quella richiesta, però, si era opposta la famiglia di Tenna e il giudice aveva deciso di disporre un incidente probatorio. Tuttavia, il perito nominato dal Tribunale aveva portato alle stesse conclusioni e la Procura di Como ha chiesto una seconda archiviazione. Come riportato da Il Giorno, il gup del Tribunale di Como, Walter Lietti, ha deciso invece di procedere con l'imputazione coatta e chiedere il rinvio a giudizio del conducente del furgone.