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Ragazza di 19 anni violentata nel bagno di una discoteca a Gallarate: “Ha chiuso la porta a chiave”

È stata spinta nel bagno di una discoteca di Gallarate e poi violentata da un ragazzo di 23 anni, che ha chiuso la porta a chiave per impedirle di fuggire. Questo il drammatico racconto di una ragazza di 19 anni alla polizia.
A cura di Francesco Loiacono
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Una foto della serata al GLow club in cui sarebbe avvenuta la violenza (Facebook)
Una foto della serata al GLow club in cui sarebbe avvenuta la violenza (Facebook)

Una ragazza di 19 anni ha denunciato di essere stata violentata nel bagno di una discoteca di Gallarate, in provincia di Varese. La violenza si sarebbe consumata nella notte tra il 29 e il 30 gennaio scorsi al Glow club, locale notturno dove era in corso una serata particolare, la "mala noche", in cui buona parte dei clienti indossava passamontagna o felpe con cappucci, come si può vedere anche sulla pagina Facebook del locale.

La ricostruzione della vicenda

La 19enne era arrivata da fuori città con alcune amiche per trascorrere la serata in spensieratezza. Nella zona fumatori del locale avrebbe incrociato un 23enne che non conosceva: i due hanno iniziato a scambiare qualche chiacchiera, ma all'improvviso il giovane avrebbe spinto la ragazza in uno dei bagni del locale e, dopo aver chiuso a chiave la porta, avrebbe abusato di lei. Poi il ragazzo si è allontanato. Attorno alle 3 del mattino, durante un controllo di routine della polizia nel locale, già in passato coinvolto in problemi di ordine pubblico, la ragazza ha denunciato l'episodio alle forze dell'ordine che hanno fatto partire le indagini.

Indagato il giovane: locale chiuso per 15 giorni

Il 23enne è stato identificato nel giro di pochi giorni e indagato: adesso la Divisione anticrimine della Questura dovrà decidere quale misura cautelare disporre nei suoi confronti. Nel frattempo il questore di Varese ha sospeso per 15 giorni la licenza al locale, i cui titolari secondo le accuse non avrebbero chiamato per tempo le forze dell'ordine limitandosi ad allontanare il violentatore. Una versione respinta però dai gestori, che in una nota hanno precisato che "i titolari non sono stati messi al corrente di quanto accaduto in prossimità del fatto e non appena informati hanno provveduto a denunciare immediatamente l’episodio alle Forze dell’ordine segnalando nome e cognome del ragazzo".

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