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Ragazza di 16 anni stuprata nell’androne del palazzo mentre torna a casa dalla festa del suo compleanno

I Carabinieri hanno fermato un ragazzo di 28 anni, indicato dalla vittima come l’autore della violenza e ripreso dalle telecamere della zona. La giovane è stata aggredita ieri sera a pochi passi dal portone di casa, a Pioltello (Milano)
A cura di Francesca Del Boca
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Stava tornando a casa dopo aver festeggiato il compleanno in compagnia. È nell‘androne del palazzo che una 16enne di Pioltello, hinterland a Est di Milano, è stata fermata e aggredita da un giovane del quartiere: poche ore dopo il fatto i Carabinieri hanno fermato un ragazzo di 28 anni, indicato dalla vittima come l'autore della violenza e ripreso dalle telecamere della zona.

L'aggressione a pochi passi dal portone di casa

La giovane abita in una casa popolare del Satellite a Pioltello, quartiere problematico della zona, e ha raccontato alle forze dell'ordine di conoscere di vista il suo aggressore: si chiama Younes M., ha 28 anni ed è nato in Marocco. Disoccupato, implicato in vicende di piccolo spaccio locale, è un volto noto tra i vicini del condominio.

I due però, prima di quel momento, non si sono mai nemmeno rivolti la parola. Ma il 28enne inizia prima a pedinare la ragazza, che cammina svelta verso casa, e poi, quando è a pochi passi dal portone, la afferra per trascinarla al riparo dell'androne del palazzo: è qui che avviene lo stupro, denunciato ai Carabinieri della compagnia di Pioltello pochissimi istanti dopo. I medici del Pronto soccorso violenza sessuale della clinica Mangiagalli, dopo aver vistato la 16enne, riscontreranno i segni dell'avvenuta violenza. 

L'arresto in flagranza

Quando è ormai mattina i carabinieri perquisiscono l'appartamento del giovane. Dentro trovano una trentina di grammi di hashish divisi in dosi, un bilancino e, soprattutto, gli stessi vestiti che la vittima aveva indicato come appartenenti al suo aggressore. Scatta così per lui l’arresto in flagranza, in attesa di completare la raccolta di tutti i filmati e la prima informativa in Procura sul tavolo dei pm del dipartimento Tutela fasce deboli, guidato dal procuratore aggiunto Letizia Mannella.

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