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Ragazza denuncia di aver subito una violenza sessuale e si suicida tre anni dopo: condannato ora un uomo

Un uomo di 32 anni è stato condannato a quattro anni di carcere con l’accusa di essere il responsabile di una violenza sessuale nei confronti di una 27enne avvenuta nel 2019. La giovane tre anni dopo i fatti si era suicidata.
A cura di Giorgia Venturini
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La giudice per l'udienza preliminare Sara Cipolla ha condannato a quattro anni di carcere un uomo di 32 anni accusato di essere il responsabile di una violenza sessuale nei confronti di una 27enne avvenuta nel 2019. La giovane, affetta da una malattia neuropsichiatrica, si è poi suicidata nel 2022. Ora per l'uomo è arrivata una sentenza di condanna con rito abbreviato dopo che negli anni successivi ai fatti il pubblico ministero aveva invece richiesto l'archiviazione per l'indagato.

La violenza sessuale una notte del 2019

I fatti risalgono alla notte del 13 maggio del 2019 quando la 27enne era fuori per una sera sui Navigli con un'amica. Doveva poi tornare a casa ma non era riuscita a trovare un mezzo pubblico così ha accettato il passaggio in auto di un ragazzo: il 32enne era alla guida di un furgoncino dove vendeva cibo da strada. La 27enne si è fidata della presunta gentilezza del giovane che però al posto di accompagnarla a casa, ha parcheggiato il furgoncino fuori da casa sua. Ha trascinato poi la ragazza nel suo appartamento e ha abusato di lei. 

Le richieste di archiviazione

La ragazza ha raccontato che una volta in casa ha smesso di parlare chiudendosi in un mutismo per poi riuscire a scappare via una volta che l'uomo si era addormentato. La giovane – come riporta Il Corriere della Sera – anche durante l'interrogatorio non aveva specificato di aver provato a reagire: aveva spiegato che la sua reazione era quella di mutismo e forte spavento. In un primo momento però la pm aveva chiesto l’archiviazione dell’indagato "per insussistenza di alcuna condotta di minaccia e violenza nel compimento degli atti sessuali". Questo mutismo aveva poi convinto anche un altro pm a formulare una seconda richiesta di archiviazione: il magistrato aveva in questo secondo caso specificato che il 32enne avrebbe avuto potuto fraintendere il silenzio della ragazza.

Il suicidio della ragazza e la condanna

Il giudice per le indagini preliminari lo scorso dicembre ha però respinto la richiesta di archiviazione: il Tribunale ha preso poi il via il processo con rito abbreviato che ha portato alla condanna a 4 anni per l'uomo. Intanto la ragazza si era tolta la vita nel 2022: i fatti avevano avviato un altro filone di indagini conclusasi con il pm che ha sostenuto che il suicidio non era stato istigato e che la cui matrice era da cercare nelle insondabili dinamiche interiori della ragazza.

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