“Quindici giorni decisivi, serve un ultimo sforzo”: l’appello di Lorini (Papa Giovanni di Bergamo)
"Fino al 6 gennaio saranno giorni decisivi. Se vogliamo bene ai nostri anziani, durante le feste dobbiamo tutelarli". È l'invito di Luca Lorini, capo delle terapie intensive dell’ospedale "Papa Giovanni" di Bergamo, uno dei luoghi simbolo della pandemia Covid in Italia, in vista del lockdown nel periodo natalizio.
Capo delle terapie intensive di Bergamo: Serve un ultimo sforzo, giorni decisivi
"Serve un ultimo sforzo per arrivare alla primavera e ai vaccini", ha spiegato Lorini in un'intervista all'Eco di Bergamo. L'invito è a dare il massimo ora, sfruttare le ferie natalizie per rallentare il più possibile la diffusione del virus, prima di poter pensare alle decisioni da prendere all'inizio del 2021. "Chiunque voglia fare previsioni su come muoverci dal 7 gennaio fa un errore, perché ogni riflessione sulla ripresa delle attività dipenderà dalla circolazione del virus che si avrà una volta arrivati a quei giorni".
"È importante ritardare il più possibile la ripresa dei contagi"
Il rischio, avverte Lorini, è ancora più alto rispetto alla situazione affrontata con la partenza della seconda ondata a ottobre. "Se la terza ondata parte dopodomani, in Lombardia abbiamo già 600 persone ricoverate in terapia intensiva, e ci rimangono solo 500 posti liberi; diverso è se parte tra un mese, quando siamo scesi a 200. Per questo è importante ritardare il più possibile la ripresa dei contagi".
Guadagnare tempo, quindi, per prepararsi a un eventuale nuovo picco "con personale sanitario già vaccinato, col clima della primavera che è migliore rispetto a quello invernale, e con una parte della popolazione che già inizia a essere vaccinata".