Quartiere di Milano resta senza medici: “Creato un ambulatorio prima delle elezioni, poi abbandonato da Regione”

Tanti anziani e cittadini di origine straniera nel quartiere, problemi di sicurezza e promesse non mantenute dalla Regione: perché i medici di base scappano dal quartiere Giambellino di Milano.
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A fine gennaio 2023 il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana e l'assessore al Welfare Guido Bertolaso tagliavano il nastro del poliambulatorio di via Odazio a Milano, zona Giambellino. Nel rush finale della campagna elettorale che l'avrebbe riconfermato presidente, Fontana arrivava in uno dei quartieri popolari di Milano promettendo che il vuoto di medici di base sarebbe stato colmato. Dopo le proteste degli anni precedenti, come quella delle "nonnine del Giambellino" dell'estate 2021, la guida regionale prometteva tre medici per il poliambulatorio e apriva la Casa di Comunità nei locali attigui agli studi medici.

I medici di famiglia sono arrivati, ma meno di un anno e mezzo dopo siamo al punto di partenza perché due sono già andati via e il primo giugno si sposterà anche l'ultima dottoressa: "Le avevano promesso aiuti e non hanno fatto niente, non ce la faccio più mi ha detto", racconta a Fanpage.it una signora del quartiere che incontriamo in via Odazio.

Cento metri dopo il poliambulatorio c'è la farmacia Biazzi del Giambellino. La dottoressa Valeria Biazzi è da sempre un punto di riferimento per il quartiere: "Molti anziani sono da soli vengono in farmacia anche per un problema al telefono. Avevamo trovato tre medici, vederli andare via poco a poco non è piacevole". "Questo – aggiunge – è un quartiere difficile, un po' abbandonato in generale, avere un presidio medico era importante, con i tre medici avevamo tamponato, almeno gli anziani e chi aveva difficoltà a muoversi era sistemato, torneranno a non curarsi o a intasare i pronto soccorso".

Oltre al personale mancante, i medici lamentano anche un clima in cui lavorare a volte difficile, con aggressioni subite e la promessa, dalle istituzioni, di un presidio di sicurezza mai mantenuta. In una zona economicamente depressa, il sistema sanitario nazionale è l'unico punto di riferimento e non avere medici è un problema per anziani e cittadini di origine straniera.

"I medici sono liberi professionisti e possono spostarsi dove conviene, vanno in zone più semplici da gestire, servono amministrativi di supporto per la parte burocratica, infermieri che facciano visite domiciliari", spiega Biazzi. Aiuti che non sono arrivati.

Il consigliere di opposizione in Regione Lombardia Pietro Bussolati del Partito Democratico ha presentato un'interrogazione al presidente del Consiglio regionale sul poliambulatorio di via Odazio: "I medici non hanno visto mantenute le promesse fatte dalla Regione e per questo se ne stanno andando". A un mese dall'interrogazione non c'è ancora una risposta e dal primo giugno nemmeno un medico in via Odazio.

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