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Quaranta migranti occupano l’ex centro vaccinale di Milano: “Case per tutti, viviamo in condizioni disumane”

Nel corso di questa mattina, sabato 26 aprile, una quarantina di migranti hanno occupato l’ex centro vaccinale di viale Brenta, a Milano, per rivendicare il proprio diritto alla casa e a condizioni di vita dignitose.
A cura di Giulia Ghirardi
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Nel corso di questa mattina, sabato 26 aprile, una quarantina di migranti hanno occupato l'ex centro vaccinale di viale Brenta, alla periferia di Milano, per rivendicare il proprio diritto alla casa e a condizioni di vita dignitose.

Secondo le informazioni disponibili sino a questo momento, l'occupazione sarebbe iniziata a partire dalle ore 9.45 di questa mattina. L'azione di protesta è stata rivendicata dal gruppo "Ci siamo" che, contestualmente, avrebbe anche annunciato un'assemblea pubblica sul posto alle ore 17:00 di oggi.

Sul luogo sono giunte la polizia locale e la Digos, ma al momento non sembrerebbero esserci stati momenti di tensione. Fuori dalla struttura sono state poste alcune bandiere palestinesi. Le persone che hanno occupato la struttura nei mesi scorsi erano state sgomberate, tra l'altro, da una casa occupata in via Esterle e dalla ex piscina Scarioni in zona Niguarda.

"Rifiutiamo il processo di espulsione dalla città delle classi oppresse. L'occupazione serve quindi a esplicitare la necessità di avere un alloggio sicuro e dignitoso per tutte e tutti", hanno protestato gli occupanti. "Rifiutiamo il sistema d'accoglienza che lascia in condizioni precarie e disumanizzanti le persone: emancipazione significa liberarsi dai ruoli imposti dal capitale, sia che questi siano di genere o di classe, dagli innumerevoli ricatti imposti da un sistema che ci divide in base al tipo di documento o contratto lavorativo".

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