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Caso dossieraggi e dati rubati

Quanto costava chiedere dossier alla società Equalize finita al centro dell’inchiesta sui dati rubati

Il gioiello di Equalize, la società di investigazione al centro dell’inchiesta della Procura di Milano, era la piattaforma Beyond: tramite questa piattaforma riuscivano a recuperare dati in modo illegale per poi consegnare un dossier in apparenza legale. Ma quanto costavano al cliente queste ricerche?
A cura di Giorgia Venturini
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Gli hacker di Equalize, la società di investigazione al centro dell'inchiesta della Procura di Milano, aveva creato la piattaforma Beyond per estrapolare dati anche altamente riservati e sensibili contenuti in banche dati strategiche nazionali. Attraverso membri di forze dell'ordine corrotte e appunto hacker professionisti la società sarebbe riuscita anche a violare la banca dati interforze del Ministero dell'Interno.

Al cliente Equalize cercava di consegnare un dossier ripulito dalle ricerche illegali, quindi dalla formattazione e dai metadati di provenienza. Alla fine il prodotto erano report camuffati. Ma quanto costava chiedere questi report a Equilize tramite la piattaforma? E soprattutto quanto ci guadagnavano i membri dell'azienda, di cui Enrico Pazzali (nonché presidente di Fondazione Fiera Milano che si è auto-sospeso dall'incarico quando è finito sotto indagine) deteneva il 95 per cento delle quote l'ex poliziotto Carmine Gallo il 5 per cento. Entrambi ora sono indagati con l'accusa di associazione a delinquere da parte della Procura di Milano.

Come funziona la piattaforma Beyond

Ideatore della piattaforma Beyond è l'hacker Nunzio Samuele Calamucci: lui – secondo gli atti della Procura – accedeva tutti i giorni tramite le credenziali associate al nominativo dell'ex poliziotto Carmine Gallo. Tutta la gestione era in mano a Calamucci tanto che sarebbe riuscito a visualizzare anche le operazioni e report eseguiti dagli altri membri dell'associazione a delinquere, reato contestato anche sia a Carmelo Gallo che a Enrico Pazzali. Quest'ultimo erano considerati utenti della piattaforma e non amministratori.

Il progetto Beyond sarebbe stato in continuo sviluppo: il gruppo di Equalize continuava a modificare l'assetto del prodotto per venire sempre più incontro ai clienti e agli standard qualitativi del gruppo. Nel dettaglio, il progetto puntava a inserire i dati estrapolati e inseriti all’interno dei report senza che però la piattaforma svelasse la reale origine del dato. I dati sarebbero stati estrapolati da una pluralità di banche dati abusivamente violate.

L'obiettivo di Equalize sarebbe stato  comunque quello di occultare l’origine illecita dei dati acquisiti in quanto i potenziali clienti non devono avere la chiara percezione di acquistare un servizio realizzato con modalità non legali. Il fine ultimo però sarebbe stato quello di ottenere il maggior profitto commerciale dalla piattaforma. Ma quanto costava al presunto cliente chiedere un dossier sui dati da lui richiesti e illegalmente ottenuti dagli hacker o da forze dell'ordine corrotte di Equalize?

Quanto costava chiedere un dossier a Equalize

Nelle intercettazioni riprese nelle indagini della Procura è emerso che l'hacker Nunzio Samuele Calamucci, avrebbe spiegato che per mettere sul mercato la piattaforma Beyond ad Equalize costava 140mila euro, ovvero il valore di una serie di servizi e hardware correlati.

Le indagini della Procura svelano anche i costi e a quanto un dossier veniva venduto al cliente. Lo spiegherebbe sempre in una intercettazione Calamucci all'ex poliziotto Carmine Gallo: il costo per la produzione di un report per la società si sarebbe aggirato attorno a 65 euro e lo avrebbe vende al cliente per 200 euro. O meglio, le informazioni all'interno del dossier varrebbero ad Equalize 70 euro (che includono i costi di assistenza, customer care ecc), mentre gli utili ammonterebbero a 130 euro. Ogni giorno Calamucci avrebbe precisato che arrivavano continue richieste di report e prima di procedere con l'incarico risalivano al profilo del cliente.

Sempre nella conversazione intercettata tra Gallo e Calamucci si parla anche di come avrebbero potuto ottimizzare i guadagni e come sarebbero stati spartiti tra di loro: se venissero attivate più piattaforme il costo di produzione del dossier da 70 cala a 50. Con dieci piattaforme il costo potrebbe essere di pochi centesimo di euro. A questo punto quindi – avrebbe spiegato Calamucci – si avrebbero 200 euro solo di guadagno. Nel dettaglio, ad Equalize basterebbe 300 report al giorno per 150 euro di guadagni ciascuno.

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