Quando si vota per le elezioni regionali in Lombardia 2023: le possibili date
Anche se con un bel po' di ritardo rispetto a quanto inizialmente preventivato, ormai i nomi dei candidati, almeno di quelli alla presidenza di Regione Lombardia, ci sono tutti. Attilio Fontana correrà per il centrodestra, Letizia Moratti per il terzo polo (ha già anche presentato la sua lista) e Piefrancesco Majorino per il centrosinistra. C'è perfino la candidata del Nuovo Partito Socialista Priscilla Salerno, che a Fanpage.it ha annunciato il suo programma. Mancherebbe ancora il candidato del Movimento 5 Stelle, ma l'accordo con il Partito democratico sembra ormai scontato.
Il nodo ancora da sciogliere per le prossime elezioni in Lombardia sembra quindi soltanto quello della data, soprattutto dopo che la nuove legge elettorale regionale affida al governatore uscente, così come avviene nelle altre regioni italiane, di scegliere il giorno per le elezioni.
Quando si vota per le regionali in Lombardia
La nuove legge elettorale, approvata in Consiglio lo scorso 21 novembre, permette a Fontana, in qualità di presidente in carica, di scegliere il giorno delle elezioni in un arco temporale che va dai 30 giorni precedenti alla fine naturale della legislatura ai 60 giorni successivi (o, eventualmente, nella domenica compresa nei sei giorni ulteriori).
Nel concreto di queste elezioni vuol dire che le votazioni potrebbero avvenire tra domenica 5 febbraio e domenica 7 maggio 2023. Un lasso di tempo che potrebbe cambiare non di poco l'esito delle elezioni, dando più o meno tempo per la campagna elettorale che, soprattutto per alcuni partiti, è partita più in ritardo di altri.
Le date ipotizzate da Fontana
La norma permetterebbe a Fontana di scegliere autonomamente il giorno delle votazioni, ma il presidente ha ritenuto comunque opportuno confrontarsi con l'attuale Ministro degli Interni, Matteo Piantedosi.
"Ho parlato anche recentemente con il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi e pare che la loro indicazione sia quella", ha dichiarato Fontana rispondendo a chi gli chiedeva se la spunta rossa sul calendario sarà per il 12 e 13 febbraio.
Insomma la Lega e tutto il centrosinistra sembrano intenzionati a capitalizzare il più possibile i risultati delle elezioni politiche e non dare (troppo) spazio agli avversari di fare (troppa) campagna elettorale. Ma d'altronde è la legge che lo permette.