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Quando diventerà santo Carlo Acutis, il patrono di Internet: l’annuncio di Papa Francesco

Il beato Carlo Acutis sarà santo nel 2025: la canonizzazione durante il Giubileo degli Adolescenti. Il culto dell’influencer di Dio si celebrerà il 12 ottobre, giorno della sua morte avvenuta a soli 15 anni nel 2006.
A cura di Francesca Del Boca
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"L'anno prossimo, per la Giornata dei bambini e degli degli adolescenti canonizzerò il beato Carlo Acutis". Lo ha annunciato oggi Papa Francesco al termine dell'Udienza in piazza San Pietro. Non sono state fornite le date precise per la canonizzazione del beato patrono di internet e di Pier Giorgio Frassati, ma il Giubileo degli Adolescenti si terrà dal 25 al 27 aprile: si presume quindi che Acutis sarà proclamato Santo proprio domenica 27 aprile. Il culto del patrono di Internet si celebrerà dal prossimo 12 ottobre, data della sua morte avvenuta a soli 15 anni.

La storia del beato Carlo Acutis, morto a 15 anni

Carlo Acutis, nato a Londra il 3 maggio del 1991 e cresciuto a Milano, ha conosciuto la propria vocazione religiosa quando era studente presso l'Istituto Leone XIII dei gesuiti, e frequentava regolarmente le attività della parrocchia presso la chiesa di Santa Maria Segreta. Colpito da una leucemia fulminante che l'ha portato via in soli tre giorni, è morto a 15 anni nell'ottobre del 2006.

"Carlo era un ragazzo del terzo millennio. Usava internet, i computer… lo chiamavano un po' l'influencer di Dio", il ricordo della mamma, Antonia Salzano. "Era generoso, altruista. Andava a messa tutti i giorni e pregava per le persone in difficoltà, nel suo piccolo ha fatto tantissimo per gli altri. Ha aiutato tanta gente a riscoprire la fede. Cercava di dare attenzione e amore agli altri, era amico anche dei più deboli. Era solo un ragazzino ma quello che poteva fare l'ha fatto, ispirato da valori che possono essere condivisi da chi crede e da chi non crede".

Prima di chiudere per sempre gli occhi, sul letto di ospedale del San Gerardo di Monza, promette proprio alla madre di fornirle segni della propria presenza anche da defunto.

I miracoli che hanno reso santo Carlo Acutis

Quei segnali, secondo la Chiesa, sono i due miracoli che hanno aperto la strada della canonizzazione allo studente milanese. Un miracolo riconosciuto che ha portato alla beatificazione di Carlo Acutis è stata la guarigione di Matheus, un bambino brasiliano affetto da una rara anomalia congenita al pancreas, che aveva impedito il regolare sviluppo fisico del piccolo.

Il fatto era accaduto nell'autunno del 2013 all'interno della chiesa brasiliana di San Sebastiano durante una benedizione con una reliquia di Carlo Acutis, un pezzo del pigiama macchiato di sangue con cui il 15enne aveva dormito poco prima di morire. Quando fu il turno del piccolo Matheus di toccare la reliquia, su esortazione del nonno che lo accompagnava, chiese che i sintomi della malattia cessassero: da quel momento le condizioni del bambino migliorarono a vista d'occhio.

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Ma non solo. Negli anni successivi Matheus fu sottoposto a una serie di esami diagnostici, dai quali la malformazione risultò definitivamente scomparsa. La guarigione "istantanea, completa e duratura" è stata ritenuta inspiegabile dalla Consulta Medica della Congregazione delle cause dei santi, e quindi miracolosa. Nel novembre 2019 la Consulta Medica ha così espresso parere positivo sul miracolo attribuito alla sua intercessione, aprendo la strada al percorso per la santità.

Ma il miracolo che ha definitivamente spianato la strada al beato Carlo Acutis concerne invece la guarigione miracolosa di Valeria, una giovane costaricana che, trasferitasi a Firenze nel 2018 per motivi di studio, la mattina del 2 luglio 2022 era caduta dalla sua bicicletta mentre percorreva una strada del centro cittadino, riportando un trauma cranico molto grave. La mamma Liliana, nei giorni successivi, si era recata ad Assisi per raccomandare la figlia al beato Carlo Acutis, passando tutta la giornata inginocchiata davanti alla sua tomba: già in serata era arrivata la chiamata dall'ospedale fiorentino per annunciare il rapidissimo e inspiegabile miglioramento delle condizioni della figlia, attribuite poi da una commissione all'intervento del giovane milanese.

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