Quando Davide Lacerenza diceva: “Il mestiere di venditore in Gintoneria? L’ho imparato da Wanna Marchi”

"Devo tutto a Wanna Marchi, mi ha insegnato molte cose". Erano le parole di Davide Lacerenza, intervistato nell'estate del 2023 dai conduttori del podcast Gurulandia in una puntata intitolata Sesso, bamba e champagne. In quei momenti il titolare della Gintoneria e la sua socia Stefania Nobile, figlia dell'ex televenditrice poi condannata per truffa, si trovano già sotto indagine della Guardia di finanza: l'arresto arriverà poi a marzo del 2025.
"Stefania e Wanna sono le persone più importanti della mia vita. Sono la mia famiglia. E grazie a Stefania riesco a fare questa vita… mentre io spingo lei fa il lavoro sporco, i soldi li abbiamo fatti insieme", spiega Lacerenza. "All'inizio ho dovuto insistere, lui non lo voleva neanche prendere il locale. L‘ho dovuto convincere persino per la pagina Instagram. È stata mia mamma che ha insegnato poi molte cose a Davide", ha raccontato anche Stefania Nobile, che con "Davidone" ha aperto la Gintoneria nel 2014 prima in zona Greco e poi in centro a Milano, in via Napo Torriani, e che è stata arrestata insieme a lui. "Lui andava nel panico quando c'è troppa gente, si agitava, voleva vendere a tutti. Lei gli disse una cosa di cui ha fatto tesoro: è inutile che ti concentri su quelli che spendono 20 euro, loro possono aspettare. Investi tutte le tue energie su chi hai capito che ne può tirarne fuori 20mila".
Così nasce il privè della Malmaison, dove viene condotto il "tavolo forte" (cioè che garantisce una base di 5mila euro spesi in una sola serata) alla chiusura del locale di via Napo Torriani, che per legge avviene intorno alle 2 di notte. "Quando ho il tavolo forte lo porto nel privè, in quei casi vado avanti fino alle sei di pomeriggio, ottimizzo così", sempre le parole del titolare della Gintoneria. Per la Guardia di finanza, però, nel privè Lacerenza non offre ai clienti più facoltosi solo ostriche e champagne: per loro sono disponibili veri e propri "pacchetti", che comprendono anche cocaina e sesso a pagamento.
Qui Lacerenza, secondo quanto emerso dalle indagini, spesso chiama su richiesta le escort che frequentano il locale, o le invita a presentarsi quando si presenta un cliente dal forte potere di spesa ("Vieni che c'è uno svizzero, ha speso 40mila euro di bottiglie", chiede a una delle ragazze). Il"compito" delle escort, in questi casi, è solitamente quello di "spingere" gli avventori a consumare etichette costose (poi messe in conto a prezzo maggiorato) per gonfiare sempre più lo scontrino finale. Mentre "Davidone" vende i suoi prodotti e soprattutto il suo personaggio, trascorrendo intere nottate in compagnia dei clienti più danarosi: è per loro che mette in scena il "numero" principale dello show, la "sciabolata" dello champagne al grido di "Niente poveri". L'obiettivo, come da insegnamento delle Marchi: fare sempre e solo soldi.