Qual è il ruolo di Assempredil Ance presieduta da Regina de Albertis nell’inchiesta urbanistica a Milano

Anche Assimprendil Ance è coinvolta nell'inchiesta urbanistica che ha travolto la città di Milano. L'Associazione, presieduta da Regina De Albertis (non indagata e perquisita ieri), figura, infatti, nell'elenco degli indagati nell'ambito delle indagini avviate dalla Procura di Milano per i reati contestati a Gloria Domenighini, Direttrice Generale, e Andrea Lavorato, Vice Direttore e Responsabile dell'area urbanistica di Assimprendil Ance.
L'inchiesta urbanistica che, nella giornata di ieri, mercoledì 5 marzo, ha portato all'arresto dell'architetto Giovanni Oggioni, ex direttore dello Sportello unico edilizia del Comune ed ex vice presidente della Commissione paesaggio, si è, sin da subito, declinata su più filoni investigativi, tutti riconducibili ai più grandi progetti urbanistici sul territorio del Comune di Milano. In questo quadro, sarebbe emersa, secondo gli inquirenti, "l'esistenza di un sistema", composto da membri della Commissione per il Paesaggio, operatori economici, progettisti privati e soggetti interni all'amministrazione comunale di Milano, il cui fine sarebbe stato quello di favorire il rilascio di titoli edilizi illeciti e di realizzare operazioni immobiliari altamente speculative.
Il ruolo di Assimprendil Ance nell'inchiesta urbanistica di Milano
In questo "sistema", nascosto e parallelo, secondo l'accusa, sarebbe coinvolta anche Assimprendil Ance. Nello specifico, gli inquirenti indagherebbero l'accordo di collaborazione tra l'architetto arrestato ieri, Giovanni Oggioni, ex direttore dello Sportello unico edilizia del Comune ed ex vice presidente della Commissione paesaggio, e l'Associazione per un "conflitto di interessi non dichiarato", e una serie di "scambi corruttivi".
Dalle indagini sarebbe, infatti, emerso, che nel 2021 Oggioni avrebbe stretto un accordo scritto di collaborazione retribuita con Assimprendil Ance, "oggetto della lettera d'incarico del 19 novembre 2021" nella quale sarebbero disciplinati i contenuti degli "impegni affidati a Oggioni" dall'Associazione, per un compenso pattuito ed erogato "di euro 50.000,00 l'anno". In merito, la Procura ha osservato che il tenore degli impegni affidati a Oggioni, descritti in tale lettera, "rappresenta da solo la dichiarata intesa" secondo cui l'architetto metterebbe stabilmente a disposizione degli associati di Assimprendil Ance le proprie funzioni di vicepresidente della Commissione per il paesaggio, in modo da condizionare e favorire l'iter e l'esito delle pratiche edilizie di interesse (di chi si sarebbe voluto avvalere dell'associazione come schermo) "compiendo anche atti contrari ai propri doveri d'ufficio".
Tra gli incarichi che Oggioni avrebbe dovuto svolgere ci sarebbe stato anche lo studio, l'avvio e la gestione di un servizio dedicato riservato agli operatori associati in modo da prevalidare i progetti edilizi da presentare agli uffici comunali. Avrebbe dovuto inoltre anche fornire assistenza e supporto alla Presidente e al Vice Presidente per la partecipazione al Tavolo "C'è Milano da fare" o per altri eventuali Tavoli o iniziative connesse alle problematiche urbanistiche ed edilizie. In realtà, dall'esame del materiale rinvenuto all'interno dello smartphone sequestrato dagli investigatori, sarebbe però "emersa un'attività di ben diversa natura a beneficio dell'Associazione".
Nello specifico, "l'analisi delle chat tra Oggioni e l'avv. Lavorato, suo referente in Assimprendil" (nonché vice direttore), avrebbe rivelato il pieno e costante asservimento da pare dell'architetto "delle sue funzioni di pubblico ufficiale, alle istanze degli associati (attività della quale Assimprendil Ance non fa alcun cenno alla Pg)". Come anticipato, per l'incarico Oggioni avrebbe dovuto ricevere un compenso di curo 50.000 "per un impegno di almeno una giornata alla settimana". Dalla documentazione raccolta dagli investigatori sarebbe, però, emerso che "Oggioni fatturava per Assimprendil" per il periodo da febbraio 2022 al 27 novembre 2024, "la complessiva somma di euro 178.884,00". Dunque, secondo l'accusa, risulterebbe evidente "la sproporzione tra il lavoro in concreto" sarebbe stato svolto nello stesso periodo da Oggioni e l'"onorario" pattuito e ricevuto".
Questo avrebbe quindi portato gli inquirenti a ritenere l'accordo "artificioso" e che la collaborazione con l'Associazione avrebbe avuto il fine di "perpetuare il ruolo di cerniera tra pubblico e privato", in modo da favorire quest'ultimo. La preistruttoria impostata da Oggioni avrebbe, infatti, "consentito di scegliere progettisti e operatori da favorire", mentre la partecipazione alla commissione "avrebbe determinato l'esito positivo delle loro pratiche".
Dunque, per concludere, secondo l'accusa la lettera d'incarico serviva a conferire "un paravento di istituzionalità a quell'investitura di Oggioni" in Assimprendil, e di "legittimazione apparente all'azione in conflitto di interessi del vicepresidente della commissione paesaggio".