video suggerito
video suggerito
Femminicidio Maria Campai

Pugni in testa e al volto prima di strangolarla: così il 17enne ha ucciso Maria Campai

Continuano le indagini sul femminicidio di Viadana: dai primi esami dell’autopsia sul corpo di Maria Campai risulterebbero segni di pugni sul volto e sulla testa. La donna avrebbe anche provato a difendersi dal 17enne che l’ha uccisa.
334 CONDIVISIONI
Maria Campai (foto da Facebook)
Maria Campai (foto da Facebook)
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Nella giornata di ieri, martedì 1 ottobre, si è svolta l’autopsia sul corpo di Maria Campai, la donna di 42 anni uccisa a Viadana, in provincia di Mantova, da un ragazzo di 17 anni. Dai primi esiti dell’accertamento emerge che l’assassino abbia colpito con molti e violenti pugni la donna prima di ucciderla.

Maria Campai è morta per strangolamento

L’esame autoptico, che si è svolto ieri all’ospedale di Mantova, ha confermato la morte per strangolamento di Maria Campai. Lo stesso 17enne ha ammesso aver ucciso la donna con una mossa di wrestling.

Ma i primi dettagli che emergono dall’accertamento clinico confermano soprattutto la violenza inaudita che il 17enne ha applicato nel commettere l’omicidio. Il ragazzo avrebbe infatti colpito a pugni il volto e la faccia di Campai prima di strangolarla.

E non solo: in base ad alcune lesioni, i medici sarebbero anche convinti che il 17enne abbia più volte sbattuto il capo della donna contro il muro del garage in cui stavano consumando un rapporto sessuale a pagamento.

Maria Campai ha provato a difendersi dal 17enne

Per avere gli esiti definitivi dell’autopsia ci vorrà ancora tempo, ma intanto i medici sono in grado di anticipare alcune delle risultanze dei loro accertamenti. In particolare hanno riscontrato lesioni che li inducono a pensare che la vittima abbia tentato di difendersi dal 17enne.

Intanto i carabinieri del reparto operativo di Mantova stanno continuando a ricostruire le ricerche online dell’indagato, che nei giorni precedenti all’omicidio aveva digitato su Google “come uccidere una persona a mani nude” e altre domande simili. Queste potrebbero essere infatti determinanti per dimostrare la premeditazione. Nel frattempo il giovane resta detenuto nel carcere minorile Cesare Beccaria di Milano.

334 CONDIVISIONI
15 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views