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Pubblicava falsi annunci di case in affitto su Subito.it, incassava le caparre e spariva: arrestato

Un ragazzo di 23 anni è stato arrestato dai carabinieri di Milano con l’accusa di truffa aggravata ed è finito in carcere a San Vittore. Avrebbe truffato 23 ignari clienti, proponendo in affitto o in vendita sulla piattaforma online Subito.it case vacanza o altri beni di valore che non erano nella sua disponibilità. Il ragazzo forniva dati falsi e chiedeva come caparra la metà del prezzo del bene: dopo aver incassato i soldi spariva. A tradirlo un particolare: i circa diecimila euro provento delle truffe finivano su conti correnti a lui intestati.
A cura di Francesco Loiacono
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Ha truffato 23 persone, incassando la caparra per case in affitto o altri beni costosi che metteva in affitto o in vendita online ma che in realtà non erano nella sua disponibilità e poi scomparendo. Ma alla fine il truffatore, un ragazzo di 23 anni di nazionalità italiana, è stato tradito da un'ingenuità: i soldi, provento delle truffe, erano confluiti tutti su conti correnti a lui intestati. Ieri mattina il 23enne è così finito in carcere, in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare chiesta dal procuratore aggiunto di Milano Eugenio Fusco e dalla sostituta Paola Pirotta ed emessa dall’ufficio del giudice per le indagini preliminari: deve rispondere del reato di truffa aggravata a mezzo internet, che secondo gli inquirenti gli sarebbero fruttate circa 10.000 euro.

Il truffatore agiva sempre nella stessa maniera

La piattaforma utilizzata dal ragazzo per le sue truffe è "Subito.it", popolare portale online di compravendite (del tutto estraneo alle condotte fraudolente). È lì che il giovane, tra ottobre e dicembre del 2018 e tra giugno e agosto 2019, avrebbe pubblicato i suoi annunci fraudolenti. Il suo modus operandi era sempre lo stesso: pubblicava annunci relativi a case vacanza in affitto in località prestigiose sia di mare sia di montagna (Bormio, Alagna, Pinzolo, Madesimo, Alassio e Riccione) o alla vendita di un bene non di modico valore. Gli annunci erano corredati da un numero di telefono cellulare intestato a un prestanome e da una casella di posta elettronica a lui non direttamente riconducibile. Una volta conquistata la fiducia dell'acquirente, anche inviando fotografie o promettendo condizioni di favore nei pagamenti, il 23enne gli richiedeva una somma di denaro a titolo di caparra, generalmente corrispondente alla metà dell’importo complessivo. Dopo il pagamento, tuttavia, il truffatore scompariva, interrompendo ogni contatto con la sua vittima.

I proventi delle truffe confluivano su conti correnti intestati al truffatore

Riuscire a incastrare il truffatore non è stato facile. Nel 2019 erano state presentate alcune denunce e incrociando i dati forniti dalle vittime i carabinieri del Nucleo investigativo di Milano erano risaliti al ragazzo, che a marzo e maggio era stato convocato in caserma, ma aveva sempre negato ogni addebito. Pur sapendo di essere oggetto di indagini, aveva inoltre proseguito la sua attività illecita, spostandosi continuamente sul territorio nazionale per eludere i controlli. A incastrarlo, alla fine, sono stati i conti correnti, cinque, su cui le ignare vittime versavano le loro caparre. Erano tutti intestati e aperti personalmente dall’arrestato presso vari Istituti di Credito. Il ragazzo li aveva aperti presentando il proprio documento d’identità, mai denunciato come sottratto o smarrito, e utilizzava lo stesso documento anche per svuotarli, mediante giroconti o prelievi in contanti. Adesso il giovane truffatore si trova in carcere a San Vittore, a disposizione dell'autorità giudiziaria.

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