Psicologa trova morta in auto a Lecco: cosa sappiamo finora

Sono ancora tanti i dubbi che gravitano attorno alla morte di Maria Cristina Janssen, la psicologa di 67 anni trovata morta in un'auto a Lecco. Madre di due figli, la dottoressa si era trasferita in provincia di Livorno e precisamente a Campiglia Marittima. Lo scorso novembre era tornata a vivere a Milano dove aveva preso un appartamento vicino all'ospedale Niguarda.
Al momento gli inquirenti non escludono alcuna ipotesi e per questo motivo è stata disposta l'autopsia così da poter chiarire le cause della morte. Oltre a lavorare come psicologa e formatrice, era stata giudice onorario al tribunale dei minori di Firenze. Era anche una scrittrice, tra i suoi libri più noti c'era "Nora" e "I Rami e le foglie".
Il corpo della donna era nel sedile posteriore
Gli investigatori stanno cercando di capire perché la donna si trovasse a Lecco e come la sua auto possa essere finita nel lago. Sono stati alcuni operai a lanciare l'allarme nella mattinata di ieri, lunedì 6 febbraio. La luce dei fari della Fiat Panda della 67enne era visibile anche dal fondo del lago.
"Si vedevano le luci di un'auto in acqua. L'auto era completamente sommersa. Non sapevamo se ci fosse qualcuno a bordo. Abbiamo chiamato i soccorritori e hanno fatto tutto loro", hanno raccontato al quotidiano Il Giorno. Sul posto si sono precipitati i vigili del fuoco, i carabinieri e il personale del 118. Purtroppo i medici e i paramedici non hanno potuto far altro che costatarne il decesso.
Il corpo della donna è stato trovato sul sedile posteriore dell'auto. Le chiavi erano inserite nel quadro e le portiere erano chiuse all'interno con la sicura. Per aprire l'auto, il personale ha dovuto spaccare il lunotto posteriore.