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Prova a vendere uno smartwatch falso a un poliziotto nonostante fosse in divisa: scoperto e denunciato

Un uomo è stato denunciato a Brescia dopo aver tentato di raggirare un poliziotto in servizio: voleva vendergli uno smartwatch falso. Gli agenti della Questura hanno scoperto un giro d’affari collaudato che aveva già fruttato oltre 700 euro.
A cura di Fabio Pellaco
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Uno degli smartwatch sequestrati dalla Polizia
Uno degli smartwatch sequestrati dalla Polizia

Vendeva smartwatch contraffatti a prezzi stracciati ai malcapitati che si fidavano dell'offerta irripetibile. Un uomo è stato denunciato dagli agenti della Questura di Brescia dopo che, tra i potenziali acquirenti, aveva tentato di piazzare l'orologio anche a un poliziotto in servizio. Nella sua auto sono stati ritrovati altri dispositivi tecnologici e oltre 700 euro in banconote.

Il truffatore ha provato a vendere l'orologio falso a un poliziotto

Il truffatore si è avvicinato a un ispettore di polizia in servizio e, nonostante fosse chiaramente riconoscibile perché indossava l'uniforme, ha tentato comunque di raggirarlo. Gli orologi erano contenuti in confezioni all'apparenza simili alle marche più conosciute e complete di ogni accessorio: dal cinturino alla base di ricarica, fino al manuale d'uso con un Qr Code perfettamente funzionante.

Gli smartwatch sequestrati dalla Polizia
Gli smartwatch sequestrati dalla Polizia

La modalità d'azione era ormai collaudata: il truffatore avvicinava la vittima proponendole lo smartwatch, apparentemente di grande valore. Poi con alcune scuse confondeva l'acquirente e lo convinceva a consegnargli il denaro per avere in cambio l'orologio falso. L'agente non è caduto nella trappola e ha dato il via alle indagini che hanno permesso ai colleghi del Nucleo servizi dell'ufficio di gabinetto della Questura di Brescia di smascherare il maldestro truffatore.

Con i raggiri avrebbe guadagnato oltre 700 euro

Dagli ulteriori accertamenti effettuati in Questura, l'uomo è risultato già noto alle forze dell'ordine per reati analoghi. Successivamente a una perquisizione effettuata è stata rinvenuta la chiave di un'auto dove sono stati scoperti numerosi altri dispositivi contraffatti. Inoltre, sono state sequestrate banconote per un importo totale di 715 euro, ritenute il profitto delle attività illegali condotte dal truffatore.

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