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Proteste a Milano per il raduno europeo dell’estrema destra sulla remigrazione: “Pronti a scendere in piazza”

Per il prossimo 17 maggio è stato annunciato a Milano il primo Remigration summit europeo organizzato dall’estrema destra. “Non staremo con le mani in mano”, ha dichiarato Luca Paladini fondatore de I sentinelli di Milano e consigliere in Regione Lombardia per Patto Civico. “Non possiamo permettere che un raduno che diffonde odio e intolleranza trovi spazio nella nostra città”, ha affermato Alessandro Capelli segretario del Pd cittadino.
A cura di Enrico Spaccini
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Lo striscione apparso a Magdeburgo dopo l'attentato del 21 dicembre (foto da LaPresse)
Lo striscione apparso a Magdeburgo dopo l'attentato del 21 dicembre (foto da LaPresse)

Come anticipato da Fanpage.it nei giorni scorsi, Milano è stata scelta per il primo Remigration summit europeo. Si tratta di un incontro internazionale organizzato dai movimenti di estrema destra incentrato sulle politiche di remigrazione, ovvero le espulsioni di stranieri, sia regolari che irregolari, e persino di cittadini fino alla terza generazione considerati "non ammissibili". "Non staremo con le mani in mano", ha dichiarato Luca Paladini, fondatore de I sentinelli di Milano e consigliere di Regione Lombardia per Patto Civico: "Siamo pronti a scendere in piazza con tutta la Milano antifascista". Ferma la posizione anche del Pd milanese: "Milano ha sempre rifiutato ogni forma di discriminazione e oppressione, non possiamo permettere che un raduno che diffonde odio e intolleranza trovi spazio nella nostra città", ha affermato il segretario Alessandro Capelli.

Che cos'è il Remigration Summit

Dietro il primo Remigration Summit europeo c'è Martin Sellner, estremista della destra austriaca già dichiarato persona non gradita in Germania, Svizzera e altri Paesi. Quello della "remigrazione" è diventato un tema centrale per l'AfD tedesco, guidato da Alice Weidel che, grazie anche al sostegno di Elon Musk, è pronta a candidarsi per il posto da cancelliera. "Chiudere completamente le frontiere, respingere ogni viaggiatore senza documenti, procedere a rimpatri su larga scala" è il progetto dell'ultradestra tedesca.

Nei giorni scorsi dagli Stati Uniti sono iniziate ad arrivare le foto delle prime espulsioni di massa volute dal neo eletto presidente Donald Trump, con centinaia di clandestini pronti a salire sugli aerei diretti oltre confine.

"Negli Usa le deportazioni sono una realtà. In Inghilterra e Germania il dibattito sta ribaltando la situazione. La remigrazione è sulla bocca di tutti", recita l'email che annuncia il Remigration Summit del 17 maggio. In Lombardia è stata già usata da Alessandro Corbetta, capogruppo della Lega in Regione, in un post pubblicato su Facebook.

La reazione della politica milanese

"Le strategie per praticare la deportazione di massa delle persone immigrate ci inorridiscono", ha commentato Paladini: "La nostra città, medaglia d'oro della Resistenza, non può essere il palcoscenico di questo raduno fra suprematisti bianchi e xenofobi". Il fondatore de I sentinelli di Milano ha sottolineato anche che nella data scelta per il summit si celebra la Giornata internazionale contro l'omofobia, la bifobia e la transfobia. Per questo motivo, ha aggiunto, l'evento sarebbe "un ulteriore sfregio di chi esiste esclusivamente per negare diritti. Per noi è inaccettabile e per questo siamo pronti a mobilitarci per fermarli".

Su Change.org il gruppo dei Giovani Democratici Milano Metropolitana ha aperto una petizione per chiedere alle istituzioni di fermare quello che "non è solo un incontro, ma un manifesto contro i diritti umani". Il segretario del Pd milanese, Alessandro Capelli, ha aggiunto: "Milano ha sempre rifiutato ogni forma di discriminazione e oppressione. La sua storia è segnata dalla lotta per la libertà e la democrazia, dalla Resistenza contro il nazifascismo fino all’impegno quotidiano per una società inclusiva e solidale. Non possiamo permettere che un raduno che diffonde odio e intolleranza trovi spazio nella nostra città".

"Milano è quel posto dove recentemente in tante e tanti siamo scesi in piazza per chiedere giustizia per Ramy", ha scritto Sinistra Italiana Milano ricordando le manifestazioni organizzate in ricordo di Elgaml, morto dopo un inseguimento con i carabinieri, "anche per questo non possiamo tollerare che Milano venga oltraggiata con un'iniziativa dai tratti marcatamente disumani di chi storicamente se l'è sempre presa con i più deboli per tutelare chi risiede ai vertici della società".

"Chiediamo che questo raduno di razzisti, suprematisti e neonazisti in doppiopetto o meno venga vietato e che si inizi una mobilitazione per impedire che possa avere luogo in qualsiasi caso, anche in sedi private", ha dichiarato il Partito della Rifondazione Comunista Federazione di Milano: "In caso contrario sarà compito delle forze democratiche e antifasciste impedirlo".

Sul caso si è espresso anche Nicola Di Marco, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Lombardia che ha detto: "È necessario prendere immediate distanze dai concetti che feriscono e danneggiano la società civile e la democrazia. Come gruppo 5 Stelle tenteremo ogni strada per impedire che il Summit venga fatto il 17 maggio. I governi devono proteggere i cittadini, non fomentare odio e guerra sociale, non si abdica davanti all'orrore". 

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