Prorogate le zone rosse istituite a Milano per la sicurezza: quali sono le nuove aree e cosa cambierà

Sono state prorogate fino al prossimo settembre le zone rosse istituite a Milano come misura per garantire la sicurezza in città. Non solo, la lista delle aree rosse esistenti si allunga. Dal primo di aprile si aggiungeranno anche quelle di via Padova, delle Colonne di San Lorenzo e il quartiere dei Fiori di Rozzano.
Alla fine dello scorso anno, il prefetto di Milano Claudio Sgaraglia aveva firmato un provvedimento secondo cui in alcune zone della città sarebbe scattato un Daspo urbano con divieto di stazionamento e ordine di allontanamento per chiunque avesse precedenti per droga, furti o rapine o altri reati. Queste aree urbane, le cosiddette "zone rosse" sono poi state istituite ufficialmente lo scorso 30 dicembre attraverso una direttiva del ministero dell'Interno che invitava i prefetti a individuare con apposite ordinanze delle aree specifiche in cui vietare la presenza di soggetti considerati "pericolosi" o con precedenti e poterli così allontanare.
Non è un caso che la direttiva sia arrivata proprio a fine dicembre. Il testo, infatti, affermava che proprio "in vista del Capodanno", l'utilizzo delle "zone rosse" poteva essere "un ulteriore efficace strumento per rafforzare i controlli nelle aree di maggiore affluenza, anche in occasione dei numerosi spettacoli e manifestazioni previste". Con questi presupposti erano quindi state istituite sei zone rosse in piazza Duomo, Darsena, Navigli e nelle stazioni di Porta Garibaldi, Rogoredo e Centrale.
Zone che, proprio questa mattina – in occasione di una riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, presieduta dal Prefetto Claudio Sgaraglia alla presenza del Vice Sindaco di Milano Anna Scavuzzo e del Vice Sindaco di Rozzano Maria Laura Guido – si è deciso di prorogare per altri sei mesi, dal primo aprile al 30 settembre 2025. Contestualmente, è stato deciso di estendere il provvedimento a tre nuove zone sensibili: quella di Via Padova, dove è stato recentemente rafforzato il presidio di sicurezza con l’impiego di unità mobili delle forze di polizia e squadre di intervento dedicate, quella delle Colonne di San Lorenzo, spesso frequentata da soggetti dediti allo spaccio di sostanze stupefacenti, e il quartiere dei Fiori di Rozzano, destinatario di interventi di riqualificazione per contrastare degrado, vulnerabilità sociale e disagio giovanile, previsti dal decreto-legge 31 dicembre 2024, n. 208 (convertito in legge 28 febbraio 2025, n. 20).
Il Prefetto Sgaraglia ha sottolineato che il provvedimento mira a tutelare la vivibilità e la fruibilità delle aree urbane, anche alla luce dell’intensificarsi della vita sociale e dell’arrivo di un numero crescente di turisti durante il periodo estivo, caratterizzato anche da una maggiore intensità del fenomeno della movida e da una conseguente più numerosa presenza di persone che usufruiscono di aree pubbliche.
Cosa si può rischiare
In queste aree, le forze dell'ordine potranno continuare a chiedere l'allontanamento immediato di tutti i soggetti considerati un pericolo per la sicurezza pubblica. Nello specifico, secondo la nota della prefettura, i soggetti che potranno continuare a essere destinatari del Daspo urbano sono coloro che assumono atteggiamenti aggressivi, minacciosi o molesti e che risultino destinatari di segnalazioni da parte dell’autorità giudiziaria per reati legati a stupefacenti, contro la persona e il patrimonio, come furto con scasso, rapina, danneggiamento, invasione di terreni ed edifici, detenzione abusiva di armi o oggetti atti ad offendere.
Tali individui devono costituire un concreto pericolo per la sicurezza pubblica, al punto da ostacolare la libera e piena fruibilità delle infrastrutture del trasporto e delle aree urbane individuate. Tutti loro saranno costretti ad allontanarsi immediatamente dalle zone rosse. Chi trasgredirà rischia l'arresto a fino a 3 mesi e un'ammenda che può arrivare fino a 200 euro.