video suggerito
video suggerito

Promettevano di sposarle, ma volevano solo impadronirsi della loro eredità: condannati tre uomini

Il tribunale di Busto Arsizio ha condannato tre uomini perché accusati di aver truffato due donne per impadronirsi del loro patrimonio. Avrebbero promesse anche di sposarle.
A cura di Ilaria Quattrone
1 CONDIVISIONI
Foto di repertorio
Foto di repertorio

Nella giornata di oggi, lunedì 18 marzo, tre uomini sono stati condannati per aver truffato due donne che vivevano in provincia di Varese. Avrebbero instaurato delle relazioni affettive con loro solo per impadronirsi dei loro patrimoni sfruttando le loro condizioni di fragilità psichica. Entrambe avevano più di cinquant'anni e avevano da poco perso gli anziani genitori con cui vivevano, i quali avevano lasciato loro cospicui patrimoni.

Le promosse di matrimonio e i cambi dei testamenti

Come riportato dal quotidiano Il Corriere della Sera, avrebbero addirittura promesso di sposarle e avrebbero fatto cambiare i testamenti. A incastrarli sono state alcune segnalazioni di "operazioni sospette" ai fini della normativa antiriciclaggio. Sul loro conto sono state quindi aperte le indagini della Guardia di finanza di Varese: le intercettazioni telefoniche e gli accertamenti su conti correnti bancari hanno permesso di scoprire quanto avrebbero fatto.

In particolare modo nei confronti di una delle due donne che soffrirebbe di un deficit cognitivo e che sarebbe stata manipolata proprio per impadronirsi del suo patrimonio.

Condanne tra i 2 e i 5 anni e 5 mesi

I tre (un architetto di 34 anni, un operaio di 46 e un infermiere di 53 anni) sono stati quindi arrestati e processati. La giudice Daniela Frattini del tribunale di Busto Arsizio li ha condannati per circonvenzione d'incapace e truffa e dovranno scontare pene che vanno dai due anni ai cinque anni e cinque mesi.

Inoltre dovranno risarcire le parti civili considerato che sono anche accusati di aver sottratto beni mobili e immobili per oltre due milioni di euro. Una delle due, originaria di Busto Arsizio, dovrà essere risarcita per 423mila euro. L'altra, residente a Induno Olona, per 250mila euro. Gli imputati negano le accuse e hanno detto che ricorreranno in Appello. 

1 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views