Promette un pandoro alla figlia che ha perso il padre, ma non le funziona il pos: glielo regala una bimba
Una madre che fa una promessa alla figlia pochi giorni prima di Natale. Il lavoro e i piccoli ostacoli della vita, però, le mettono i bastoni tra le ruote. Proprio quando la delusione sembra ormai inevitabile, arriva un benefattore inaspettato che risolve la situazione. Sembra il soggetto di uno di quei film natalizi che per tutto dicembre, e anche oltre, vengono trasmessi uno dopo l'altro dalle emittenti televisive. Questa volta, però, è accaduto veramente. Non sulla 34esima strada di New York, ma in viale Libertà a Monza.
La promessa di un pandoro
Era mercoledì scorso, 14 dicembre. Elena, la protagonista di questa storia, entra nell'Esselunga monzese poco dopo le 18. Se lo ricorda bene, perché è l'orario solito in cui passa dal supermercato se deve comprare qualcosa dopo una giornata di lavoro. "Avevo promesso a mia figlia Martina che le avrei portato un pandoro", scrive in una e-mail inviata a Monza Today, "Sono giorni un po' particolari per noi perché è il primo Natale che festeggeremo senza il suo papà".
Allora Elena va verso gli scaffali pieni di pandori, sceglie quello che voleva la piccola Martina e si dirige verso le casse automatiche. Estrae la carta di credito, ma al momento di pagare questa non funziona. "Era apparsa quella scritta gigante e anche un po' imbarazzante ‘Transazione non approvata'". Si trattava di un banale guasto tecnico, risolto poco dopo, ma in quel momento, dopo una giornata di lavoro e il timore di non poter mantenere una promessa alla figlia, "mi è scesa addosso una tristezza infinita".
"Il valore di un bel gesto"
In fila dietro di lei c'è un signore, uno sconosciuto, che tiene per mano una bambina. "Avrà avuto massimo 6 o 7 anni", dice Elena che velocemente ha spiegato loro di aver fatto una promessa alla sua Martina. "Anche lei si chiamava Martina, il nome l'ho chiesto io", continua la mamma disperata. A quel punto, la bambina ha chiesto al padre se poteva regalare lui un pandoro a Elena: "Il padre all'istante è rimasto senza parole, poi le ha detto di sì, ma siccome era lei a chiederlo avrebbe dovuto rinunciare alle merendine".
Elena si spiega quella decisione come un modo per "insegnare alla figlia il valore dei soldi e di un bel gesto". Questo, però, non ha fermato la bambina che ha preso le merendine e le ha riportate sullo scaffale, mentre il padre pagava il pandoro alla sconosciuta.
"Costava meno di 10 euro ma io ero commossa ed emozionata per questo gesto che veniva sia dalla generosità del genitore ma soprattutto dal buon cuore della bimba", ricorda Elena che poi non è riuscita a far altro che dire grazie e tornare a casa dalla sua Martina. Alla fine di questa storia, "che è molto più natalizia di tutte le vetrine sfarzose con oggetti in vendita, di tutte le decorazioni", Elena e Martina hanno "mangiato il pandoro più buono di sempre".