Profughi dall’Ucraina, dai Covid hotel ai bonus: cosa prevede il piano d’accoglienza di Milano
Nella serata di ieri, lunedì 28 febbraio, si è svolta una riunione per delineare il quadro di accoglienza dei profughi in arrivo dall'Ucraina. All'incontro, che si è tenuto in video conferenza, erano presenti il Prefetto di Milano Renato Saccone, la vice sindaca Anna Scavuzzo, l'assessore al Welfare di Milano Lamberto Bertolè e quello alla Sicurezza Marco Granelli. Durante la riunione si è pensato di utilizzare alcune strutture che sono già attive sul territorio. In particolare modo, si sta discutendo sull'ipotesi di poter utilizzare i Covid hotel messi in piedi durante la pandemia.
I passaporti ucraini come dei lasciapassare
Dall'incontro è emerso che il tema portante sarà quello dei ricongiungimenti. In Lombardia e a Milano la comunità ucraina è molto presente. Si parla di almeno 55mila persone. Per questo motivo, si pensa che molti profughi potrebbero fare affidamento sui famigliari già presenti sul territorio. Il problema maggiore potrebbe quindi essere dato dalla burocrazia. Per questo motivo, si sta valutando l'ipotesi di far valere i passaporti ucraini come dei "lasciapassare" rimandando le pratiche dei visti a un altro momento. Potrebbe essere inoltre previsto una specie di contributo che saranno destinati alle famiglie che hanno badanti residenti in casa e che potrebbero accettare di accogliere un figlio o un famigliare della badante.
Un altro tema è quello che riguarda le associazioni che lavorano in Ucraina e che cercheranno di far arrivare in Italia i bambini con gravi problemi di salute. In questo caso, bisognerà pensare anche a dei percorsi educativi e formativi. Non solo. Bisognerà anche valutare in quale struttura ospedaliera accoglierli per ricevere tutte le cure necessarie e adeguate.