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Profanano le tombe di due persone al cimitero di Montirone, rubati oro e gioielli

Le tombe di due esponenti di una famiglia di etnia rom sono state profanate a Montirone. Non è la prima volta che accade nel cimitero bresciano. Indagano i carabinieri.
A cura di Enrico Spaccini
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Una delle bare trafugate al cimitero di Montirone (foto da Facebook)
Una delle bare trafugate al cimitero di Montirone (foto da Facebook)

Due tombe sono state violate nel cimitero di Montirone, nell'hinterland bresciano. Si tratterebbe di bare appartenenti a due esponenti di famiglie di etnia rom deceduti diversi anni fa. Stando alla loro tradizione, le persone vengono sepolte con beni di valore. Quando i custodi del camposanto si sono accorti del furto, hanno trovato le casse spalancate, con i resti dei defunti esposti all'aria, e vuote di ogni gioiello che vi era stato lasciato al suo interno.

Le indagini dei carabinieri

Non è il primo episodio di questo tipo che si verifica al cimitero di Montirone. Già lo scorso dicembre due tombe, anche queste appartenenti a persone di etnia rom (due fratelli di 31 e 28 anni) erano state divelte e saccheggiate. "Questi casi fanno accendere i riflettori dell'opinione pubblica", spiega il sindaco del comuna da 5mila abitanti Filippo Spagnoli, "anche perché nel nostro camposanto ci sono altri esponenti tumulati che appartengono a questa estesa famiglia che da qualche tempo si è trasferita nel Torinese".

Come scrive Il Giornale di Brescia, su questi ultimi avvenimenti stanno indagando i carabinieri. "Essendo attività in corso non intendiamo divulgare nulla che sia utile o che appartenga all’inchiesta", ha dichiarato il primo cittadino. Pare che il profanatore sia stato filmato dalle telecamere mentre si allontana con un sacchetto prelevato da una bara.

Faide tra famiglie

Al momento, però, non si esclude che i tombaroli possano colpire ancora. In particolare, sotto osservazione ci sarebbe la sepoltura di una 49enne, anch'essa morta diversi anni fa, considerata la "regina" della famiglia nomade che sarebbe stata sepolta con numerosi gioielli.

Secondo alcuni addetti ai lavori, il profanare questi luoghi di sepoltura avrebbe un duplice scopo: "Ottenere un facile guadagno e dare un pregiudizio nella vita nell’aldilà al defunto". Il fatto di trafugare beni a un morto costituisce un grave atto di spregio, ancor più in contesti di faide tra famiglie.

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