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Processo Pifferi, il pm replica all’avvocata: “C’è solo una bimba vittima ed è Diana. Una sola bugiarda, Alessia”

Dopo l’arringa dell’avvocata Alessia Pontenani, che difende Alessia Pifferi nel processo a suo carico, il pm Francesco De Tommasi espone le sue contro deduzioni: “Condannatela all’ergastolo e avrete dato a Diana giustizia”.
A cura di Matilde Peretto
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Il pm Francesco De Tommasi e Alessia Pifferi (foto da LaPresse)
Il pm Francesco De Tommasi e Alessia Pifferi (foto da LaPresse)

Il pm dell'accusa Francesco De Tommasi è tornato a riferire in aula dopo le dichiarazioni dell'avvocata della difesa con le sue contro deduzioni. "Come immaginavo, oggi, Alessia è stata descritta come una vittima sulla base di un presunto deficit, ma non c’è nessun documento di prova che lo dimostri", esordisce. Sostiene che il deficit sia stato fatto emergere riferendosi a testimonianze postume o servizi giornalistici o a una lettera di un parroco che, però, "non è mai stato sottoposto a un esame".

"Si dà per scontato che Alessia Pifferi abbia iniziato a lasciare sola Diana su suggerimento di D’Ambrosio: è falso e lui stesso non ha mai rilasciato dichiarazioni a riguardo. L’interrogatorio di Pifferi è registrato e morte per disidratazione è una sua parola. Si è cercato di offrire una possibile dinamica alternativa e proprio per il fatto che non sia verificata si vuole dire che Alessia Pifferi non aveva pianificato la morte della figlia. Non si è sbarazzata in altro modo della bambina solo perché non sarebbe stata in grado di reggere poi le richieste di spiegazioni da familiari e inquirenti", continua il pm.

Secondo De Tommasi, la non premeditazione potrebbe essere valutata se Alessia Pifferi avesse detto subito ai soccorritori e alla donna a cui aveva chiesto aiuto di aver lasciato la bambina da sola a casa, "invece non l'ha fatto". Ma ha iniziato a mentire, prima a D'Ambrosio, poi alla madre e ha mentito anche dopo, con soccorritori e polizia, sempre stando alle parole del pm.

"Nel corso della requisitoria della difesa si è fatto riferimento a elementi che non esistono. Proprio quando stavamo andando in questura io anticipai che l’interrogatorio forse non si sarebbe potuto fare, perché la donna poteva non essere nelle condizioni emotive", prosegue de Tommasi. "Alla scorsa udienza ha detto che non piangeva, oggi piange. Domandiamoci perché: sta recitando anche oggi".

De Tommasi conclude severamente chiedendo nuovamente l'ergastolo per Alessia Pifferi:

"In un momento del processo Alessia è stata descritta come una bambina di 7 anni. C’è solo una bambina e solo una vittima in questo processo, si chiama Diana. C’è solo una bugiarda e un’attrice in questo processo, si chiama Alessia Pifferi. Datele la possibilità di affrontare il dolore che le scoppierà dentro e per cui chiederà aiuto. Non datele le attenuanti. Condannatela all’ergastolo e avrete dato a Diana giustizia".

Al termine della replica del pm, i giudici togati e popolari, si sono riuniti in camera di consiglio per stabilire la condanna per Alessia Pifferi, che potrebbe arrivare già oggi.

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