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Processo d’appello Expo, prescrizione per il sindaco di Milano Sala

Il sindaco di Milano, Beppe Sala, è stato prescritto in merito alla vicenda della cosiddetta “piastra Expo”, per la quale in primo grado era stato condannato a sei mesi, poi convertiti in 45mila euro di multa. Lo ha deciso la Corte d’appello di Milano che si è riunita oggi per decidere in merito al ricorso presentato dalla procura generale. Sala era accusato di falso per aver firmato nel 2012, quando era commissario dell’Expo, due verbali retrodatati per la nomina di due commissari dell’appalto per la Piastra dei servizi, il più importante dell’Esposizione. Il reato era però andato in prescrizione a novembre dello scorso anno.
A cura di Francesco Loiacono
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Il sindaco di Milano Beppe Sala
Il sindaco di Milano Beppe Sala

Prescrizione per Beppe Sala. Lo hanno stabilito i giudici della quarta Corte d'Appello di Milano in merito alla vicenda legata alla cosiddetta "piastra dell'Expo", per cui Sala – ex commissario unico dell'Esposizione universale di Milano del 2015 – a luglio dello scorso anno era stato condannato a 6 mesi per falso, pena poi convertita in una sanzione pecuniaria da 45mila euro.

L'avvocato del sindaco aveva chiesto di assolvere Sala nonostante la prescrizione

La procura generale aveva fatto ricorso in appello contestando le motivazioni con cui i giudici avevano accompagnato la sentenza: si diceva che Sala avesse "agito per motivi di particolare valore morale o sociale", ma si sottolineava anche che l'allora amministratore delegato di Expo fosse "consapevole delle illecite retrodatazioni". Il reato contestato a Sala era andato in prescrizione a novembre dello scorso anno ma il sindaco finora non aveva deciso se rinunciare – come avrebbe potuto – alla prescrizione e farsi processare anche in secondo grado. L'avvocato di Sala, Salvatore Scuto, durante la scorsa udienza aveva chiesto ai giudici di assolvere Sala anche se il reato era prescritto, scontrandosi però con il procuratore generale Massimo Gaballo che aveva detto: "Se Sala vuole un’assoluzione nel merito rinunci alla prescrizione". Adesso finalmente arriva la parola fine per una vicenda che risaliva al 2012: è in quella data che Sala aveva firmato due verbali retrodatati per sostituire due commissari incompatibili nella gara per la Piastra dell'Expo, l'appalto più importante della manifestazione senza il quale probabilmente l'Expo non sarebbe iniziato nei tempi previsti.

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