Primo caso di vaiolo delle scimmie in Lombardia: è una persona rientrata dall’estero
Primo caso di vaiolo delle scimmie in Lombardia. Si tratta di una persona rientrata dall'estero che adesso si trova in osservazione. La conferma della diagnosi è arrivata alle 19.50 dall'ospedale Sacco di Milano. È stato immediatamente attivato il contact tracing per risalire ai contatti, e sono state avviate le analisi per avere una conferma definitiva della diagnosi. A quanto si apprende, la persona contagiata potrebbe aver contratto il virus da uno dei focolai europei in Germania e alle Canarie. Salgono a sei i casi accertati di vaiolo delle scimmie in Italia. Quattro si trovano a Roma, l'altro ad Arezzo.
Oms: "Non è come il covid, bloccheremo vaiolo delle scimmie"
Secondo quanto dichiarato dall'Organizzazione mondiale della Sanità, ci sono ottime possibilità di evitare il diffondersi del vaiolo delle scimmie in Italia. A differenza di quanto accaduto con la covid-19, infatti, gli esperti questa volta conoscono il virus. E sono fiduciosi di riuscire a fermarlo prima che diventi endemico. "Intendiamo bloccare la trasmissione del virus da uomo a uomo e siamo in grado di farlo nei Paesi in cui il vaiolo delle scimmie non è endemico. Questa è una situazione contenibile” ha dichiarato Maria Van Kerkhove, responsabile delle malattie emergenti dell'Oms.
Vaiolo delle scimmie: come avviene il contagio
Le persone affette da vaiolo delle scimmie sarebbero tutte in buone condizioni cliniche. I sintomi sono quelli influenzali, oltre alle caratteristiche lesioni sul corpo che possono dare prurito e, in alcune occasioni, anche dolore. Ciò che si sa al momento è che può essere trasmesso per contatto stretto ed esposizione alle goccioline che si emettono tossendo, starnutendo o parlando. Il periodo di incubazione varia tra i sei e i ventuno giorni, il periodo previsto per l'isolamento in caso di contagio da vaiolo delle scimmie.