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Primario denunciato per violenza sessuale da un’infermiera: rischia 2 anni e 8 mesi di carcere

Un medico bresciano è stato accusato di violenza sessuale nei confronti di una dottoressa e un’infermiera caposala. Nel corso dell’ultima udienza di ieri, il pm ha chiesto 2 anni e 8 mesi di carcere per il primario.
A cura di Giulia Ghirardi
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Un medico bresciano è stato accusato di violenza sessuale nei confronti di una dottoressa e un'infermiera caposala. Ieri, nel corso dell'ultima udienza, il pm avrebbe chiesto per il primario 2 anni e 8 mesi di carcere.

Sono due gli episodi di cui è accusato il medico bresciano, oggi 64 anni, che all'epoca dei fatti nel 2020 era in servizio all'ospedale di Chiari dove era primario del reparto di Urologia. Il primo, per il quale anche l'accusa ha chiesto l'assoluzione, riguardava le accuse mosse nei suoi confronti da parte di una dottoressa dell'ospedale. Nel corso dell'ultima udienza che si è tenuta ieri, giovedì 13 febbraio, riguardo a questo primo caso è stato infatti constatata la non sussistenza del fatto. Diversa, invece, la questione relativa a quanto accaduto a danno di un'infermiera caposala che ha raccontato di essere stata baciata e palpeggiata dal medico contro la sua volontà.

Per questa seconda circostanza, che si configura come violenza sessuale, il pm Ettore Tisato, in rappresentanza della pubblica accusa, avrebbe chiesto 2 anni e 8 mesi di reclusione a carico dell'uomo. La difesa del medico negherebbe, però, ogni addebito e per questo avrebbe chiesto l'assoluzione come già fatto in passato per il primo episodio. "Non è successo nulla, non l'ho nemmeno sfiorata", sarebbe infatti quanto riferito dallo stesso primario in una precedente udienza.

Per il verdetto si dovrà però attendere l'udienza finale, attesa per il prossimo 11 marzo.

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