Pride 2022 a Milano, la Lega contro i Municipi che esporranno la bandiera arcobaleno
La Lega del Municipio 2 si schiera contro l'esposizione di bandiere arcobaleno in occasione del Gay Pride di Milano. I consiglieri del partito di Matteo Salvini Luca Lepore, Michela Capobianco, Lorenzo Bruschi e Luigi Colantuoni hanno detto che esporre il vessillo è "roba da MinCulPop". Secondo i suddetti, "dietro a questa bandiera si cela una sofisticata macchina propagandistica e di censura del pensiero non allineato al mainstream".
La Lega contro le bandiere arcobaleno sui Municipi di Milano
Nessun diritto civile, quindi, per i tre leghisti che, al contrario, pensano che dietro tutta l'attività LGBTQ+ ci sia "la diffusione di una fluidità celebrata in ogni dove, il fatto che si possa cambiare sesso a piacimento, l’utero in affitto e che maschio e femmina siano costruzioni culturali". Ma non è tutto, perché i consiglieri del Municipio 2 hanno assicurato che la loro specialissima battaglia si estenderà a tutti i Municipi di Milano.
"Sono inutili e divisive"
Lepore, Capobianco, Bruschi e Colantuoni hanno infatti assicurato che verranno contestati tutti i Municipi in cui verrà esposta la bandiera arcobaleno: "Non ce ne stupiamo, da parte di chi ha paragonato il Crocifisso ad un oggetto d'arredo", hanno poi aggiunto, sostenendo che chi lo fa reputa "la difesa dei diritti e della libertà di pensiero è unidirezionale e dispotica". I consiglieri leghisti si sono quindi detti a disagio nell'essere rappresentati da persone che in otto mesi non hanno saputo affrontare alcun tema di carattere sociale e in favore delle famiglie, ma "trova il tempo per esporre una bandiera tanto inutile quanto divisiva".