Preso a pugni in faccia a Voghera, 41enne muore in ospedale: arrestato il coinquilino per omicidio
È stato arrestato ieri mattina, sabato 13 luglio, l'uomo che avrebbe preso a pugni in faccia il 41enne che, poche ore dopo, è deceduto in ospedale a Voghera (Pavia) per arresto cardiaco. La polizia lo ha rintracciato e bloccato alla stazione ferroviaria. Condotto in carcere a Pavia, è accusato di omicidio preterintenzionale in attesa che l'autopsia chiarisca se il decesso del 41enne sia stato in qualche modo provocato da quei colpi indirizzati al volto.
La lite nella stanza dell'hotel e i pugni in faccia
Stando a quanto ricostruito nel corso delle indagini, il 41enne Helmi Neffati alloggiava in una delle camere dell'hotel Corona di Voghera, all'incrocio tra corso Rosselli e via Papa Giovanni XXIII. L'uomo, di origine tunisina, era solito rientrare a notte fonda, spesso disturbando i tre coinquilini.
Intorno alle 3:30 del 12 luglio uno di loro, un 30enne di origine marocchina, regolare sul territorio e senza precedenti, lo avrebbe aggredito fisicamente con diversi pugni al volto. Neffati era stato, poi, soccorso in strada da un'ambulanza della Croce Rossa di Casteggio. I sanitari lo hanno trasportato in codice verde all'ospedale di Voghera, dove è stato poi sottoposto a una Tac. L'esame ha evidenziato solo una frattura alla mandibola, ma poche ore dopo è morto per arresto cardiaco.
La causa del decesso
La polizia ha arrestato il presunto responsabile dell'aggressione alla stazione di Voghera, dove solitamente prende il treno per andare ad Alessandria a lavorare. Il 30enne è accusato di omicidio preterintenzionale, ma la sua posizione dipende dall'esito degli esami autoptici.
L'autopsia, disposta dal magistrato, sarà eseguita all'Istituto di medicina legale di Pavia e dovrà stabilire l'eventuale ruolo svolto dalle lesioni procurate dai colpi al volto nel decesso di Neffati.