Presidio contro la guerra in Ucraina a Milano: al Teatro alla Scala scoppia il caso del maestro pro Putin
Arriva inevitabilmente anche a Milano l'eco di quanto sta accadendo in Ucraina, dove dalle prime ore di questa mattina, 24 febbraio 2022, è iniziata l'offensiva militare della Russia che arriva pochi giorni dopo il riconoscimento ufficiale, da parte di Vladimir Putin, delle due repubbliche separatiste filorusse di Donetsk e Lugansk, situate nel Donbass, in territorio ucraino. Dalle 18 di oggi in piazza della Scala si è tenuto un presidio statico per la pace promosso da Cgil, Cisl, Uil, Anpi, Arci e Acli. Sulla locandina della manifestazione la scritta "No alla guerra in Ucraina", una bandiera della pace e un estratto dell'articolo 11 della Costituzione: "L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali".
Centinaia le persone in piazza, con bandiere ucraine e della pace e molti vessilli rossi della Cgil, tra gli organizzatori del presidio. Alla manifestazione, che era stata organizzata già prima che la situazione precipitasse ulteriormente con i bombardamenti russi, hanno aderito anche alcuni partiti politici come Sinistra italiana e il Pd: "Fermiamo la guerra – è il messaggio apparso sulla pagina Facebook del Pd di Milano – L’attacco all’Ucraina ordinato dal presidente Putin dev’essere condannato con fermezza. Facciamo nostre le parole del nostro segretario Enrico Letta. L’Italia deve, ‘insieme agli alleati, reagire a questa sfida senza precedenti ai principi di libertà e democrazia in Europa. I comodi terzismi son stati spenti dalle bombe di Putin'. Piena vicinanza al popolo ucraino".
L'ultimatum di Sala al maestro Gergiev: O prende posizione contro l'invasione o va via
Intanto proprio al teatro alla Scala di Milano nasce un "caso" legato al direttore d'orchestra Valery Gergiev: "Abbiamo alla Scala ‘La dama di picche' diretta dal maestro Valery Gergiev che ha più volte dichiarato la sua vicinanza a Putin", ha detto ieri nel corso di un confronto con il suo ex sfidante Bernardo il sindaco Beppe Sala, che è anche presidente della Fondazione del Teatro alla Scala. Sala ha quindi lanciato una sorta di ultimatum a Gergiev: "Con il sovrintendente del teatro (Dominique Meyer, ndr) gli stiamo chiedendo di prendere una posizione precisa contro questa invasione e se non lo facesse saremmo costretti a rinunciare alla collaborazione".
Manifestazione davanti al consolato russo
Oltre al presidio statico in piazza Scala è stata organizzata un'altra manifestazione, più "spontanea", davanti al Consolato della Federazione russa, vicino alla metro di Segesta. Alcune persone, soprattutto cittadini ucraini, si sono radunati vicino alla sede diplomatica russa a partire dalle 12.30. Come documentato da Fanpage.it, i presenti, una decina di persone con bandiere ucraine e cartelli contro la guerra, hanno intonato l'inno ucraino e invocato lo stop dell'invasione russa.