Preside mandato in pensione con una mail: “Se questo è premiare il merito, meglio emigrare”
Pietro Bacecchi non è più il dirigente scolastico dell'Istituto comprensivo Crema Due. A comunicarlo è stato lui stesso qualche giorno fa all'oratorio di Ombriano davanti ad almeno 70 persone, tra docenti e genitori degli alunni, increduli. Bacecchi ha 67 anni e avrebbe potuto andare in pensione già a settembre del 2022. Tuttavia, come previsto dalla normativa, aveva fatto richiesta per il trattenimento sia per lo scorso anno che per questo: entrambe andate a buon fine. Da un giorno all'altro, a metà novembre la Corte dei Conti gli comunica la revoca mandandolo, a tutti gli effetti, in pensione e chiamando un reggente al suo posto. Bacecchi, però, non ci sta e attraverso i suoi legali ha già inviato una diffida all'Ufficio scolastico regionale che avrebbe il potere di reintegrarlo.
La prima richiesta di trattenimento in servizio
Entrato di ruolo nel 1984, Bacecchi ha dichiarato a La Provincia di Cremona di aver chiesto in tutti questi anni di attività "un solo giorno di malattia" e di essere "rimasto a scuola dalle 8:30 alle 20:30 facendo cinque giorni di ferie all'anno". Una figura esemplare, quindi, che quando ha comunicato la decisione della Corte dei Conti ha portato insegnanti e genitori a versare lacrime per la notizia.
La dedizione al suo lavoro l'aveva dimostrata già un anno fa, quando invece di andare in pensione ha richiesto il trattenimento in servizio. Secondo quanto previsto dalla normativa, si può fare per un massimo di tre anni. Il primo gli è stato concesso e ha potuto ricoprire il ruolo di dirigente scolastico per un altro anno.
La revoca della Corte dei Conti e la diffida agli Uffici scolastici regionali
In teoria, anche il secondo trattenimento era andato a buon fine. "Ufficio scolastico regionale e ministero hanno dato l’okay", ricorda Bacecchi, "il magistrato della Corte dei conti, invece, ha rigettato la richiesta mia e quella di altri 16 dirigenti della Lombardia, nonostante avessi fornito tutta la documentazione integrativa che mi era stata richiesta". Così, dalla sera alla mattina, 17 istituti lombardi si sono ritrovati ad anno scolastico inoltrato senza il preside.
Al posto del 67enne, è subentrato in qualità di reggente Attilio Maccoppi. Lui stesso, a Crema Online, ha dichiarato come questa decisione della Corte "dal punto di vista umano è incomprensibile. La conferma della richiesta di trattenimento era stata data a marzo, avevano tutto il tempo per vagliare le pratiche".
Bacecchi, però, non si arrende. sindacati e legali si stanno muovendo per fare luce sulla situazione sua e degli altri 16 colleghi. Intanto, è stata inviata una diffida all'Ufficio scolastico regionale che avrebbe il potere di portare a una loro reintegrazione. Nel caso in cui questo non dovesse avvenire, il 67enne si ritroverebbe così mandato in pensione da una mail, senza alcun preavviso, dopo quasi 40 anni di servizio: "Se premiare il merito, come vuole il ministero, è questo, allora meglio emigrare".