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Presero a calci arrestati: chiesto il processo per due poliziotti accusati di lesioni pluriaggravate

Il pubblico ministero, sostituto procuratore Giovanni Tarzia, ha chiesto il rinvio a giudizio per lesioni pluriaggravate per i due poliziotti che nella serata dello scorso 16 settembre hanno preso a calci e schiaffi in testa un arrestato dopo averlo bloccato a terra, come si evince nel video pubblicato in esclusiva da Fanpage.it.
A cura di Filippo M. Capra
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È stato chiesto il rinvio a giudizio per i due poliziotti che nella serata del 16 settembre 2020 hanno preso a calci e schiaffi in testa un arrestato dopo averlo bloccato a terra, come svelato in esclusiva da un video pubblicato da Fanpage.it. Questa la decisione del pubblico ministero che ha indagato su quanto avvenuto, il sostituto procuratore Giovanni Tarzia, che ha firmato la richiesta inoltrandola all'ufficio del gup. I due agenti della polizia di Milano, che non hanno fatto richiesta di essere interrogati per fornire la loro versione dei fatti, attenderanno ora la decisione del giudice per l’udienza preliminare che dovrà accettare la richiesta del pm o archiviare il caso. Entrambi sono accusati di lesioni pluriaggravate.

La ricostruzione dei fatti e il video pubblicato da Fanpage.it

I fatti risalgono alla notte del 16 settembre scorso quando due malviventi, ora a processo con giudizio immediato, dopo una tentata rapina in via Marghera sono scappati in direzione di via Pagano, poche centinaia di metri distante. Qui sono stati raggiunti dalle volanti della polizia che li hanno bloccati, immobilizzandoli a terra. Nel video, però, si nota con estrema chiarezza un’aggressione nei confronti di uno dei due fermati da parte di agenti che non li stanno tenendo a terra, con calci e schiaffi in testa all'uomo che vestiva ancora il casco.

La Procura stava già indagando sull’arresto per via di una denuncia presentata dalla madre di uno dei due malviventi e le immagini pubblicate da Fanpage.it hanno rafforzato la tesi della donna. Dopo cinque mesi di indagini, ora ne è stato chiesto il rinvio a giudizio e rischiano il processo per il reato di cui sono accusati.

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