Preoccupa l’aumento di casi Covid a Mantova: “I contagi crescono anche per la vicinanza col Veneto”
È Mantova la provincia con la più alta presenza di positivi Covid in rapporto alla popolazione in Lombardia: qui si contano 296 casi ogni 100mila abitanti, superata dunque la soglia stabilita dall'Istituto superiore di sanità dei 250 positivi che fa scattare il livello di restrizioni più elevato. Vicino alla soglia anche Sondrio, Brescia e Como. Motivo per cui oggi lunedì 11 gennaio il governatore Attilio Fontana ha annunciato che la zona rossa in Lombardia è sempre più vicina. L'Asst (Azienda socio sanitaria territoriale) Mantova, l'azienda ospedaliera con il "Carlo Poma" come struttura sanitaria principale, fa sapere a Fanpage.it che, stando agli ultimi dati di ieri domenica 10 gennaio, i ricoveri per Covid sono 177, uno in più rispetto a sabato e tre unità invece in meno rispetto a venerdì. Ad oggi invece i ricoveri in terapia intensiva sono 12 su 13 posti a disposizione.
Asst Mantova: Non calano i positivi Covid a causa anche della vicinanza con il Veneto
"Dati che non mi lasciano tranquillo", precisa il direttore generale dell'Asst Mantova Raffaello Stradoni a Fanpage.it. E poi aggiunge: "Viviamo una situazione costante senza miglioramenti, con una media giornaliera di 120 nuovi positivi, a cui bisogna aggiungere quelli registrati dalle altre strutture. Così come non calano i ricoveri, che oscillano sempre tra 160-170. Numeri che non ci consentono di ridurre il carico dell'ospedale". Se durante la prima e la seconda ondata la provincia di Mantova ha vissuto solo parzialmente la pandemia, oggi sembra essere in una situazione peggiore rispetto ad altre province. Una situazione che il direttore Stradoni spiega così: "Oggi i nuovi contagi tendono a crescere a causa anche della vicinanza con il Veneto, la regione che ora più delle altre soffre l'emergenza Covid".
Entro domenica 17 gennaio vaccinati tutti i sanitari
E anche per il direttore di Mantova l'unica soluzione restano i vaccini: "Durante la prima ondata il lockdown è riuscito a frenare la crescita dei contagi. La chiusura parziale di questo autunno invece non è riuscita a ridurre completamente i contagi. Non ci resta che il vaccino". Qui si punta a incrementare la somministrazione della dosi, "con l'obiettivo di vaccinare tutti i sanitari che hanno fatto richiesta per domenica 17 gennaio", conclude il direttore Stradoni.