“Prendetelo in quel posto, che tanto vi piace”, la frase choc di un esponente leghista sul Pride 2022
"Prendetelo in quel posto, che tanto vi piace" è la frase che campeggia sul profilo Facebook di Paolo Sabbadini. Destinatari: gli esponenti del Gay Pride che si terrà a Milano sabato 2 luglio. Gli stessi che avevano chiesto il patrocinio di Regione Lombardia alla manifestazione. Richiesta negata dal Pirellone, che però per la prima volta porterà i colori dell’arcobaleno: "… a seguito delle verifiche e delle riflessioni interne – scrive la Regione in una nota – e a seguito di episodi che hanno provocato critiche istituzionali e dell’opinione pubblica, è stato ritenuto di non concedere il patrocinio istituzionale di Regione Lombardia alla parata del prossimo 2 luglio".
Chi è Paolo Sabbadini
Non si è fatto attendere un commento che sarebbe potuto rimanere nel mare magnum dei tanti post partoriti online se non fosse che a pubblicarlo è stato un rappresentante della Lega. Paolo Sabbadini nel 2012, a 24 anni, era segretario bresciano del Carroccio, passato poi a essere funzionario quadro di Regione Lombardia, nell’area dei programmi e progetti a supporto dell’export e della promozione delle imprese.
La Lega prende le distanze
Michele Maggi, attuale segretario della Lega Brescia, città natale di Sabbadini, prende le distanze dall’esternazione, con una nota: "Non accettiamo dichiarazioni e commenti offensivi o lesivi della dignità delle persone. Il dibattito politico può anche essere acceso, ma sempre nel campo del confronto tra idee e valori differenti, non usando l’offesa o l’insulto. Per questo motivo prendo le distanze, sia sotto il profilo personale che politico, dal post di Paolo Sabbadini e proporrò personalmente provvedimenti nei suoi confronti. La Lega non si riconosce in questa esternazione volgare ed esprime solidarietà nei confronti di tutti coloro che si siano sentiti offesi". Nessuna replica, né tanto meno scusa da parte di Sabbadini, che sul suo profilo Facebook continua a fare sfoggio di frasi e commenti contro gli immigrati.