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Prende mazzette dai pazienti per fargli saltare le liste d’attesa: chiesti 6 anni e 8 mesi per Giovanni Mazzoli

Il pm Donato Greco ha chiesto la condanna a 6 anni e 8 mesi per Giovanni Mazzoli. L’ex primario di Oculistica dell’ospedale di Esine (Brescia) è accusato di concussione, peculato e falso in atto pubblico.
A cura di Enrico Spaccini
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Foto di repertorio
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La Procura di Brescia ha chiesto una condanna a 6 anni e 8 mesi di reclusione per Giovanni Mazzoli, l'ex primario di Oculistica dell'ospedale di Esine (Brescia) per concussione, peculato e falso in atto pubblico. Il medico 63enne è accusato di essersi fatto consegnare denaro da decine di pazienti per fargli saltare le liste d'attesa per interventi chirurgici come la rimozione delle cataratte.

Di cosa è accusato l'ex primario Mazzoli

Il pm Donato Greco contesta a Mazzoli in tutto 47 episodi. L'ex primario, che ha prestato servizio per l'Asst Valcamonica per oltre 20 anni, avrebbe intascato mazzette dai pazienti da 300 a 700 euro ciascuna con la promessa di fargli saltare le liste d'attesa.

Arrestato nel giugno del 2023, il 63enne è accusato anche di aver effettuato visite al poliambulatorio di Esine in regime di intramoenia facendosi pagare in contanti, senza rilasciare fattura e appropriandosi del denaro che sarebbe dovuto andare alla sanità pubblica. Infine, avrebbe finto di essere in ospedale timbrando il badge in entrata e in uscita, mentre in realtà si dedicava alla libera professione.

Il processo e la sentenza

In seguito al suo arresto, Mazzoli ha provveduto a risarcire i pazienti per una cifra che si aggira intorno ai 260mila euro. Gli inquirenti, infatti, avevano trovato durante la perquisizione nella sua abitazione diversi beni di lusso, decine di migliaia di euro in contanti e altri circa 280mila euro in mazzette custoditi nella cassetta di sicurezza di una banca. Per questo motivo, Asst Valcamonica non si è costituita parte civile al processo, che si sta celebrando con rito abbreviato.

I difensori del medico hanno chiesto la derubricazione del reato di concussione in induzione indebita. Per il pm, invece, deve essere condannato a 6 anni e 8 mesi di reclusione. La sentenza è prevista per la prossima udienza fissata al 2 ottobre.

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