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Prende forma il campus della Statale di Milano nell’ex area Expo: il progetto del polo futuristico

Il Consiglio di amministrazione della Statale di Milano ha approvato l’affidamento alla multinazionale Lendlease dei lavori per realizzare il nuovo campus a Mind, sull’ex area Expo. Un progetto da 338 milioni di euro. Nel nuovo polo si trasferiranno dal 2025 oltre ventimila persone tra studenti e personale dell’ateneo.
A cura di Simone Gorla
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"Poche ore fa il Consiglio di amministrazione dell'Università Statale di Milano ha votato a favore dell'affidamento a Lendlease della realizzazione del campus Mind dove andranno gran parte delle facoltà scientifiche. Dopo due anni di duro lavoro possiamo avviare l'attività di progettazione esecutiva a partire da primi mesi del 2021, che poterà a completare opera entro il 2025″. Così il rettore della Statale di Milano, Elio Franzini, ha annunciato il via libera al progetto da 338 milioni di euro per la creazione del nuovo campus nell'area a Rho che ospitò Expo 2015.

Ufficiale il trasloco della Statale in ex area Expo

"Abbiamo immaginato un ateneo tripolare ed è questa l'idea che portiamo avanti", ha aggiunto Franzini, confermando la volontà di mantenere almeno in parte la presenza nella storica area di Città Studi. "Questo sarà possibile se riusciremo a trovare nel giro di un paio d'anni fondi sufficienti per elaborare un futuro che comprenda un polo scientifico e studentati. Sono progetti che vogliamo tenere insieme per costruire un unicum nel panorama italiano e non solo".

Il nuovo campus di Mind: il progetto

Se resta quindi da definire il futuro di Città Studi, si avvia ufficialmente l'iter che porterà alla nascita del campus nel nuovo polo, che si estenderà su un totale di oltre 190.000 metri quadri e ospiterà una comunità di oltre 23 mila persone, tra cui circa 18 mila studenti. Il Campus – spiega Lendlease in una nota – si sviluppa intorno a cinque corti circondate da altrettanti edifici in mattoni: si tratta di un tributo alla tradizione architettonica milanese e in modo specifico alla Ca’ Granda, l'antica sede centrale dell'ateneo, a pochi passi dal Duomo.

Il disegno architettonico è firmato dallo studio di Carlo Ratti. I mattoni sulle facciate saranno disposti secondo un ordine complesso, andando a formare una serie di arazzi tridimensionali per riprodurre scritte o immagini. Come “pixel fisici” saranno riconfigurabili, secondo una tecnica che consente anche l’utilizzo di robot in fase compositiva. Gli spazi verdi comprenderanno una grande piazza centrale di quasi 10.000 metri quadri affacciata sul cardo dell’ex area Expo. Il verde si declina anche su una sequenza di terrazze attrezzate e giardini ipogei, ribassati rispetto al livello degli edifici.

Un progetto da 338 milioni di euro

La una previsione di spesa complessiva si attesta attorno ai 338 milioni euro, di cui circa 158 milioni di contributo pubblico tra finanziamento stanziato per la valorizzazione dell'area Expo 2015 nell’ambito del “Patto per la Lombardia” e 23 milioni coperti con fondi del bilancio dell’Ateneo. Il concessionario privato cofinanzierà la realizzazione delle opere per circa 180 milioni di euro a fronte del pagamento di un canone annuo. Il contratto di concessione avrà una durata complessiva pari a circa 31 anni.

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