Prende a sprangate la moglie nel parcheggio di un supermercato, 52enne condannato per tentato omicidio
Un 52enne di Calusco d'Adda (in provincia di Bergamo) è stato condannato a 8 anni e 4 mesi di reclusione per aver picchiato la moglie con un tubo d'acciaio di 43 centimetri nel parcheggio di un supermercato lo scorso 15 maggio. La donna, di 44 anni, è stata ricoverata in ospedale per 18 giorni subendo anche la ricostruzione delle ossa frontali. La gup di Bergamo, Alessia Solombrino, lo ha ritenuto responsabile anche del danneggiamento della vetrata di un negozio, per lesioni procurate a un passante e per i maltrattamenti che la 44enne aveva denunciato a ottobre 2022.
L'aggressione nel parcheggio del supermercato
L'aggressione è avvenuta lo scorso 15 maggio nel parcheggio del supermercato Lidl di via Marconi a Calusco d'Adda. La 44enne se n'era andata di casa l'1 marzo insieme alle due figlie, mentre il marito era rimasto nella loro casa di famiglia.
Erano le 9 di mattina e la donna stava caricando la spesa in auto. Il 52enne le è spuntato alle spalle e, preso un tubo d'acciaio da un'aiuola lì vicino, ha colpito la moglie. Lei lo ha intravisto con la coda dell'occhio e ha provato a ripararsi con le mani, ma è stata comunque colpita almeno due volte alla testa. Alla scena hanno assistito diversi testimoni. Uno di questi, un 66enne, è intervenuto in difesa della donna, rimanendo ferito a sua volta.
L'arresto e la condanna
Il personale del supermercato ha chiamato i soccorsi. Il 52enne è stato arrestato e portato in carcere, mentre la 44enne è stata trasportata all'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo e il giorno dopo, nel reparto di Neurochirurgia, sottoposta a un intervento.
Già all'interrogatorio di convalida dell'arresto l'uomo ha detto di essere dispiaciuto, di non aver voluto colpire la moglie, anche se le telecamere di un bar della zona hanno ripreso tutta la scena. Ieri, 18 ottobre, la gup Solombrino lo ha condannato a 8 anni e 4 mesi (la Procura aveva chiesto 9 anni), con la premeditazione che non è stata contestata. La giudice ha anche disposto una provvisionale di 30mila euro a favore della 44enne che si è costituita parte civile, mentre per il risarcimento se ne discuterà in sede civile.