video suggerito
video suggerito

Prende a martellate il tassista che lo ha portato da Milano a Lodi, il 25enne vuole patteggiare a 2 anni e 4 mesi

Il 25enne che il 18 agosto scorso ha preso a martellate un tassista a Lodi ha raggiunto un accordo con il pm per il patteggiamento della pena a 2 anni e 4 mesi. La madre del ragazzo ha chiesto scusa al 38enne in aula.
A cura di Enrico Spaccini
0 CONDIVISIONI
Immagine

Vuole patteggiare il 25enne di Sant'Angelo Lodigiano che la sera di domenica 18 agosto ha aggredito a colpi di martello un tassista che gli aveva chiesto 80 euro per saldare una corsa da San Donato Milanese a Lodi. Il giovane, che si trova agli arresti domiciliari, ha concordato con il pm una pena pari a 2 anni e 4 mesi, senza sospensione condizionale. Il giudice monocratico dovrà decidere se accogliere la richiesta di patteggiamento a inizio ottobre.

L'aggressione a colpi di martello e l'arresto del 25enne

L'aggressione è avvenuta il 18 agosto scorso in via Cosway, nel quartiere di San Fereolo di Lodi. Il 25enne, magazziniere rimasto senza lavoro da qualche tempo e incensurato, si era fatto portare là da un taxi partendo da San Donato Milanese. Arrivato a destinazione, però, invece di saldare la corsa ha estratto un martello da una borsa e ha provato a colpite il tassista alla testa. La vittima è riuscita a difendersi con un braccio e, poi, a disarmarlo.

Poco dopo, il 25enne è stato arrestato con le accuse di violenza privata, lesioni e porto ingiustificato di oggetti atti a offendere. Il tassista, un 38enne originario dell’Albania e padre di tre figli, si è fatto medicare in pronto soccorso dove è stato dimesso con una prognosi di 15 giorni.

La richiesta di patteggiamento

Il 25enne si trova al momento agli arresti domiciliari da una parente a Lodi, ma la madre e il fratello minore hanno dato il loro consenso a trasferire la detenzione domiciliare del giovane presso la loro casa a Sant’Angelo Lodigiano. Ieri, mercoledì 25 settembre, si è tenuta un'udienza al Tribunale di Lodi dove la madre del 25enne ha chiesto scusa al 38enne, chiedendogli anche se suo figlio (non presente in aula) poteva telefonargli ma l'uomo ha detto di non essere ancora pronto.

L'avvocato dell'imputato e il pm hanno raggiunto un accordo per il patteggiamento della pena a 2 anni e 4 mesi da scontare subito, senza sospensione condizionale. Il giudice si esprimerà in merito la prossima settimana. Nel frattempo, il 38enne si è costituito parte civile.

0 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views