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Precipitano nel fiume due prefabbricati e crolla un ponte: tutti i danni di pioggia e neve

La pioggia e la neve di ieri domenica 10 marzo ha causato non pochi disagi in tutta la Lombardia: tra i tanti, due prefabbricati di un autolavaggio sono caduti nel fiume a Bovisio Masciago ed è crollato il porte di una ciclabile nell’Oltrepò Pavese.
A cura di Giorgia Venturini
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Nella mattina di oggi lunedì 11 marzo si contano i danni provocati dalle ultime piogge e nevicate. Da giorni infatti il maltempo non ha lasciato tregua alla Lombardia provocando non pochi disagi in tutta la regione. Ancora una volta gli occhi erano puntati sui fiumi Seveso e Lambro, a rischio di esondazione anche nello scorso fine settimana. Da ieri però c'è una novità: verso le 13.15 i livelli del Seveso erano saliti arrivando al limite esondazione, così per la prima volta è entrata in funzione la vasca di laminazione che ha impedito che l'acqua fuoriuscisse dai margini e inondando la città, soprattutto il quartiere Niguarda, come già successo altre volte. A rischio anche il fiume Lambro: in questo caso è stato necessario evacuare le comunità al Parco Lambro a causa di quella che poteva essere un'imminente esondazione.

Se Milano però ha scampato il pericolo esondazione, altre parti della Lombardia non sono state altrettanto fortunate. Nel pomeriggio di ieri domenica 10 marzo due prefabbricati di un autolavaggio sono caduti nel fiume a Bovisio Masciago, in provincia di Monza e Brianza, a causa del cedimento del terreno proprio a ridosso di un corso d'acqua. Il comandante provinciale dei vigili del fuoco di Monza e Brianza ha spiegato che "il cedimento dell'argine ha causato il trascinamento di due depositi dell'autolavaggio. Fortunatamente, non si segnalano persone coinvolte o ferite".

Sempre in Brianza, questa volta a Lissone, un'auto è rimasta bloccata in un sottopasso allagato mentre stava viaggiando lungo la statale 36. I pompieri sono riusciti a recuperare la vettura e, per fortuna, gli occupanti erano già riusciti autonomamente a mettersi in salvo.

Momento di paura nell'Oltrepò Pavese dove il torrente Staffora è salito molto di livello facendo crollare la parte della pista ciclopedonale che unisce Voghera a Varzi e che attraversa l'acqua. Anche in questo caso è successo nel pomeriggio di ieri: la pista era stata inaugurata nel 2021 ed era lunga 33 chilometri. Ora il tratto crollato è stato subito messo in sicurezza e bisognerà capire se sarà possibile ricostruirlo in poco tempo. Il torrente Staffora ha messo a rischio altre zone del Pavese: per precauzione le forze dell'ordine sono intervenute per chiudere un ponte a Voghera: in via Piacenza l'acqua stava mettendo a dura prova la sua resistenza.

Stesso pericolo nel rione di Lecco, Chiuso. In questa zona è stato il torrente Culigo a far preoccupare i cittadini della zona: si è trasformato in una vera e propria cascata inondando tutta la strada sottostante. E ancora: un’auto si è ribaltata sulla rampa di accesso al ponte Manzoni, all’uscita del tunnel San Martino dell’attraversamento di Lecco. Fortunatamente anche in questo caso non ci sono stati feriti.

Disagi invece in alta quota a causa delle forti nevicate: a Livigno molti automobilisti si sono trovati in difficoltà lungo i passi di montagna. L'intervento delle forze dell'ordine e degli spazzaneve ha permesso che tutto si risolvesse in sicurezza.

Gli interventi di ieri dei vigili del fuoco in Lombardia a fine giornata sono stati più di 150.

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