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Precipita per 600 metri mentre scala il Grand Combin, è morto l’alpinista Walter Scarpellini

Walter Scarpellini è morto dopo sette ore di ricovero nell’ospedale di Sion in Svizzera. Il 42enne era precipitato nella mattinata di domenica 25 giugno durante l’ascesa del Grand Combin, nelle Alpi Pennine.
A cura di Enrico Spaccini
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L'alpinista Walter Scarpellini è morto nella giornata di domenica, 25 giugno, all'ospedale di Sion in Svizzera. Intorno alle 2 di notte, mentre era impegnato nell'ascesa del Grand Combin, il massiccio delle Alpi Pennine occidentali da 4mila metri, è precipitato per circa 600 metri. I due compagni di cordata che erano con lui hanno subito dato l'allarme e il 42enne di Zanica (provincia di Bergamo) è stato recuperato ancora vivo. In poche ore, però, le sue condizioni si sono aggravate fino al decesso.

Chi era Scarpellini, dal calcio a 5 all'alpinismo

Scarpellini era iscritto al Club Alpino Italiano di Treviglio. Lavorava come rappresentante nel mondo dell'edilizia, per la ditta Tomasoni di Ranica. Era un alpinista esperto, al punto da averne scalato più di 40 vette. Scarpellini, conosciuto da tutti come "Esse" era stato anche giocatore di calcio a 5 in serie B per la squadra di Bergamo e da qualche anno allenava i portieri.

Era partito insieme a due amici lo scorso venerdì per la Svizzera. Intorno alle due di notte, ha iniziato l'ascesa del Grand Combin. Dopo circa due ore, nella zona di Zermatt, è precipitato per motivi ancora da chiarire. I due compagni di cordata hanno dato subito l'allarme e sul posto è arrivato il soccorso alpino.

Il ricovero in ospedale e il decesso

Quando è stato recuperato era ancora vivo e cosciente. Scarpellini è stato, quindi, trasportato d'urgenza all'ospedale svizzero di Sion. All'improvviso le sue condizioni sono peggiorate e, dopo circa sette ore di tentativi di rianimazione, è deceduto. Il 42enne lascia così sua moglie Raffaella Bonalumi, da cui si era da poco separato, e la figlia Greta di 13 anni.

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