Positivi, asintomatici e contatti stretti: vademecum di Regione Lombardia su come comportarsi
L'aumento dei contagi da Coronavirus che sta interessando la Lombardia, attualmente la regione italiana più colpita dall'epidemia, sta creando diversa confusione tra i cittadini che ancora oggi faticano a seguire gli improvvisi cambiamenti di procedure e normative nel caso in cui risultino positivi o siano classificati come contatti stretti di caso. Anche per questo motivo Regione Lombardia ha pubblicato sui propri canali social le indicazioni da seguire durante l'isolamento e in caso di presenza di sintomi o meno.
Quanto dura l'isolamento se sei positivo o se sei un contatto stretto
Una persona che risulti positiva sintomatica deve stare in isolamento per almeno dieci giorni. I giorni di quarantena saranno calcolati dall'inizio dei sintomi. Se questi però saranno scomparsi o non si potranno inserire in un arco temporale, per il calcolo dei giorni della quarantena si farà riferimento alla data del tampone positivo. Se saranno trascorsi almeno tre giorni senza sintomi, si potrà eseguire un tampone che dovrà avere ovviamente esito negativo. Se invece si è un positivo asintomatico si potrà fare un isolamento di dieci giorni – che partirà dal giorno dell'esecuzione del primo tampone – e alla fine di questi eseguire un ulteriore test. In entrambi i casi, qualora l'esito fosse positivo, bisognerà ripetere il test dopo sette giorni: se si è ancora positivi l'isolamento terminerà 21 giorni dopo l'esecuzione del primo tampone e con almeno una settimana senza sintomi.
L'isolamento dei contatti stretti
Nel caso di contatti stretti – e cioè di qualsiasi persona che è stata vicina a un caso probabile o confermato di Covid-19 in un periodo di tempo che va 48 ore prima dell'insorgenza dei sintomi fino al momento della diagnosi – se si è asintomatici bisognerà stare in quarantena per 14 giorni dall'ultima esposizione al caso. In assenza di sintomi – si legge nelle Faq della Regione – è possibile concluderla senza tampone. In alternativa, invece, si potrà optare per un isolamento di dieci giorni ma si dovrà effettuare un tampone. Nel caso di contatti stretti di compagni di classe risultati positivi, per essere riammessi a scuola bisognerà o aspettare i 14 giorni senza nessun sintomo e rientrare tranquillamente senza tampone e senza certificato del medico o fare una quarantena di dieci giorni, fare il tampone e avere il certificato del pediatra o medico di famiglia.
Le indicazioni da seguire per chi è in quarantena
Durante la quarantena sia in caso di positivi sia in caso di contatti stretti bisognerà rimanere isolati in una stanza aprendo spesso la finestra per ricambiare l'aria, indossare un mascherina chirurgica negli ambienti condivisi e lavarsi spesso le mani. Chi ne avesse la possibilità dovrebbe utilizzare un bagno isolato o altrimenti pulire regolarmente quello condiviso. È essenziale utilizzare sempre asciugamenti personali, piatti e posate separati. Inoltre nessuno dovrà essere invitato o ospitato. Durante la giornata bisognerà controllare la temperatura due volte al giorno e la presenza di sintomi come febbre, tosse o difficoltà a respirare. Se dovessero comparire bisognerà chiamare il medico e seguire le sue indicazioni. Non ci si deve recare in nessun modo in pronto soccorso o in altre strutture sanitarie a meno che non sia strettamente necessario. Solo in caso di sintomi gravi e con difficoltà a respirare si potrà chiamare il 112.