Pontevico, l’avviso ai fedeli del prete no vax ricoverato: “Fatevi il tampone se siete stati con lui”
L'Unità Pastorale di Pontevico, paese in provincia di Brescia, ha diramato un avviso rivolto a tutti i cittadini che avessero avuto contatti stretti con don Massimo Caprioli, il sacerdote no vax, collaboratore del parroco Pellegrini, ricoverato di recente in terapia intensiva dopo il contagio da Covid-19.
L'Unità Pastorale di Pontevico: Fatevi il tampone in caso di rapporti stretti con il prete
Nell'avviso si legge che "l'Ats, verificate le varie circostanze, invita solo le persone che hanno partecipato alle Santissime Messe celebrate don Massimo Caprioli del 7 novembre a Chiesuola alle 9.15 e a Bettegno alle 10.30, o al Cimitero il giorno successivo alle 15" a fare un tampone rapido o molecolare per verificare l'eventuale contagio da Coronavirus. L'Unità Pastolare di Pontevico ha esteso l'invito anche ai fedeli che si fossero confessati con il sacerdote negli stessi due giorni in cui ha tenuto le Messe.
L'avviso, firmato da monsignor Federico Pellegrini, parroco abate di Pontevico, spiega che il tampone molecolare può essere prenotato dal proprio medico curante. La nota si conclude con la proposta di rimborso per le spese dei tamponi rapidi o molecolari da parte della parrocchia per tutti i fedeli che lo effettuassero.
Sacerdote no vax ricoverato in terapia intensiva
Il caso era stato sollevato dal Corriere della sera che riportava del contagio di un sacerdote no vax della parrocchia di Pontevico, nel Bresciano. Il prete è ricoverato in terapia intensiva a causa del peggioramento delle sue condizioni. Il parroco, monsignor Pellegrini, aveva confermato la notizia a Fanpage.it smentendo però, come inizialmente si credeva, che fosse lui il sacerdote ricoverato in ospedale.